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Eccellenza | 01 ottobre 2014, 14:10

Tacchino: "La partita più bella? Finale del Ravano, premiati da Paolo Mantovani"

L'attaccante del Busalla elegge D'Acierno e Mango come migliori allenatori, Matteo Di Giorgio come compagno preferito

Paul Tacchino (foto Paolo Dellepiane/fotosportmedia.com)

Paul Tacchino (foto Paolo Dellepiane/fotosportmedia.com)

Nome e Cognome: Paul Tacchino

Data di nascita: 10 marzo 1982

Ruolo: attaccante

Squadra: Busalla

Categoria: Eccellenza

 

1. Chi è l'allenatore che ti ha insegnato di più?

 

- Antonio D’Acierno per quanto riguarda le giovanili e Salvatore Mango per la prima squadra

2. Chi è il compagno di squadra con cui hai più legato?

- Sono una persona molto solare nella vita e nel calcio quindi fondamentalmente sono legatissimo a molti miei ex compagni di squadra. Uno su tutti: Matteo Di Giorgio

 

3. Chi è l'avversario più antipatico?

 

- Un certo ragazzo coi capelli rossi che ai tempi era nelle giovanili della Sampierdarenese e che ogni volta che si giocava contro mi minacciava e mi scalciava. P.S. credo non abbia mai vinto uno scontro diretto forse quello era il motivo.

4. La partita che ricordi con più piacere?

- Finale del Torneo Ravano, perdevamo due a zero e grazie ai miei due gol recuperammo lo svantaggio potendo quindi proseguire ai supplementari per poi vincere 5 a 2. Emozione fortissima perché ci premiò Paolo Mantovani in persona.

 

5. Perché non hai fatto più strada nel calcio?

 

- Non ho fatto strada nel calcio per i miei limiti tecnici, ma comunque sono riuscito a togliermi delle grandissime soddisfazioni grazie al mio modo di vivere la passione più grande della mia vita.

6. Il tuo calciatore-idolo sin da bambino?

 

- Non ho calciatori idoli in particolare, ammiro i giocatori bandiera: Totti e Del Piero

7. Soldi e calcio dilettantistico. Che legame c'è?

 

- A me non piace monetizzare la mia passione, e ovvio che se si hanno delle spese è giusto rientrarci almeno di quelle. C’è sempre chi esagera!

8. Se tu fossi il presidente della tua squadra cosa faresti?

 

- Non voglio essere il presidente della mia squadra.

9. Genoa, Sampdoria o...?

 

- Genoa, ma giusto perché da piccolo mi hanno insegnato cosi.. Non ho mai avuto la possibilità di tifare e sinceramente la mentalità tifoso un po’ mi spaventa. Preferisco simpatizzare.

10. A carriera calcistica finita cosa farai?

 

- Mi piacerebbe molto preparatore atletico se devo rimanere nel calcio sennò probabilmente inizierei a provare tutti quegli sport che in questi anni mi sono perso.

Luca Ghiglione

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