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Promozione | 10 dicembre 2015, 21:18

A tu per tu con Guido Bistazzoni, dalla Sampdoria all'Arenzano

Intervista esclusiva con l'ex portiere blucerchiato, oggi preparatore in Riviera dove ha lanciato Drigani e Bonavia: "Ringrazio l'Arenzano per l'opportunità di allenare sia il settore giovanile che la prima squadra. La Sampdoria? Deve tirare fuori le palle! Fiorillo il migliore, Barasso quello che poteva fare di più..."

A tu per tu con Guido Bistazzoni, dalla Sampdoria all'Arenzano

Guido Bistazzoni non ha certo bisogno di presentazioni. Quello che fu il portiere della Sampdoria che tornò in A nel 1982 oggi è il preparatore atletico dell'Arenzano.

Guido, partiamo dal presente e dal ruolo che stai ricoprendo oggi ad Arenzano:

“Devo ringraziare la società che mi ha dato l'opportunità di allenare sia nel settore giovanile che la prima squadra, alleno tre volte alla settimana le varie leve, ho un ottimo rapporto con la dirigenza, la società vuole crescere, ci sono un sacco di ragazzi promettenti, l'obiettivo è costruire un vivaio per garantire l'approdo dei giovani in prima squadra. Speriamo di lavorare bene in questi mesi...”

Un giudizio sul giovane Drigani che domenica scorsa ha anche parato un rigore:

Drigani e Bonavia stanno facendo entrambi un buon percorso, migliorandosi giorno dopo giorno. Drigani è un ragazzo che da quest'estate non ha mancato mai un allenamento, ha voglia e grandi doti, ha trovato sicurezze che non aveva con il lavoro, l'applicazione, sono contento del buon lavoro fatto con lui. Anche Bonavia ha qualità ma è più giovane, si deve ancora “fare”, spero nei prossimi mesi di aiutarlo a migliorare ancora, specie a livello caratteriale”.

Fra i giovani portieri che hai lanciato in passato chi è il più forte?

Fiorillo il più forte di tutti, lo lanciai nella Sampdoria, spero che finalmente a Pescara riesca a mettersi in evidenza”.

Un nome invece su cui avresti scommesso e che si è perso?

“Ho allenato tanti ragazzi, forse Barasso che ho avuto al Genoa è uno che aveva doti straordinarie e avrebbe potuto fare di più della C”.

Se ti dico Bistazzoni, Ferroni, Vullo, Casagrande, Guerrini, Bonetti, Scanziani, Bellotto, Francis, Brady, Mancini...

“Mi ricorda il primo anno in Serie A, settemnre 1982, l'esordio con la Juventus, vincemmo 1-0, meglio di cosi non si poteva esordire in Serie A. Il gol partita lo fece Mauro Ferroni: ce ne fossero ragazzi come lui oggi, persona eccezionale dai grandi valori”.

Un giudizio sulla situazione della Sampdoria oggi:

“La squadra sta cercando ora con Montella di ripartire da zero, ma non è facile, ci vogliono i giocatori adatti al suo gioco, spero presto trovi la quadratura, lo aspettano partite difficili, da gennaio spero arrivino correttivi, ora bisogna fare quadrato, parlarsi in faccia e uscirne fuori tirando fuori gli attributi, cosa che non ho visto nelle ultime partite”

Cosa ne pensi dei portieri che intraprendono la carriera di allenatori, vedi Zenga...

“Ognuno segue la sua strada, se Zenga ha ritenuto di fare l'allenatore si vede che se la sentiva, non dò giudizi; certo da portiere in campo vivi la partita sempre da dietro, non sei in mezzo al campo, è più difficile leggere il gioco, ci sono comunque i corsi allenatori dove si possono imparare tante cose... Io sono contento di aver scelto la strada del preparatore e non rimpiango questa scelta”.

Paolo Dellepiane

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