San Cipriano, il bilancio di Cristiano Rossetti

Due campionati vinti, una Coppa e adesso anche una salvezza centrata con una tranquillità disarmante, che ha permesso al suo San Cipriano di non dover quasi mai guardarsi le spalle, restando sempre a debita distanza dalla zona rossa della classifica. Il curriculum di Cristiano Rossetti si arricchisce di un'altra pagina importante e ora, a stagione archiviata, il tecnico biancazzurro traccia il suo personale bilancio.

«Abbiamo condotto un girone di ritorno davvero esaltante - dice Rossetti - da quarto o quinto posto e ci siamo sempre tenuti alla larga dalla bassa classifica grazie ad un lavoro serio, iniziato dalla società al momento di allestire la rosa, con il giusto mix di esperienza e gioventù. E a mio avviso sono stati proprio i giovani l'arma in più, quelli che hanno fatto la differenza in campo».

Secondo te la classifica finale rispecchia i reali valori del campionato? «Su una gara secca, magari, i valori possono anche essere sovvertiti ma alla lunga, come accade in un campionato con trenta partite, quegli stessi valori escono fuori e non possono venire falsati da un episodio o da una giornata storta. Il Moconesi, ad esempio, ha strameritato di vincere. Sono una società seria che sta lavorando bene da diversi anni, un po' come fa l'Athletic Club. Noi, dal canto nostro, abbiamo saputo ritagliarci il nostro spazio, pur essendo l'unica vera neo promossa del girone, insieme al Colli di Luni ma per loro servirebbe un discorso a parte».

Resterai al SanCi anche il prossimo anno? «E' ancora presto - dice Rossetti - Quello che però posso già dire fin da ora è che dopo queste ultime stagioni più che positive ho ancora tanta voglia di crescere. Sono giovane e ambizioso, insomma. Se queste mie ambizioni procederanno di pari passo con quelle del San Cipriano, ovviamente, resterò qui. Ci eravamo dati un obiettivo: salire in Promo e consolidarci e l'abbiamo realizzato in due anni appena».