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Pallanuoto | 01 dicembre 2016, 19:33

La Pro Recco in Coppa Campioni alle piscine di Albaro 33 anni dopo

L'amarcord di Luigino Puppo

Pavoletti e Felugo

Pavoletti e Felugo

Nell’atmosfera, straordinariamente positiva, di una grande ricorrenza, come quella della Pro Recco che, ieri sera, è ritornata a giocare in Coppa dei Campioni nella piscina di Albaro dopo 33 anni, per alcuni c’è stato anche qualche momento di forte nostalgia. Mi riferisco a quei pochi che oltre tre decenni fa c’erano e avevano gioito per la vittoria sull’Alphen nella finalissima di Coppa. Un successo arrivato nei secondi finali del quarto tempo per merito di Marco Galli, che segnò il gol determinante per laureare la Pro Recco Campione d’Europa. Ce lo siamo ricordati in pochi Marco, e quello fu il suo ultimo gol nella Pro Recco. Il fortissimo giocatore laziale morì nel 1988 dopo una lunga malattia.

Il suo ricordo, comunque, è rimasto indelebile nella storia della pallanuoto ed in quella della squadra biancoceleste.

Dicevamo della Pro Recco. Aria di festa ieri sera in Albaro con musica e cheerleaders sui trampolini per intrattenere il pubblico, peccato perché non troppo numeroso, ad ogni gol della squadra di casa e durante i cambi di campo. Alla fine del secondo tempo si sono cimentati anche i tuffatori in erba.

La partita? Per la Pro Recco dell’ex giocatore Vujasinovic qualcosa di leggermente più impegnativo di un allenamento. Ben poca cosa, infatti, la squadra tedesca dell’Hannover, imbottita di giocatori dell’Est europeo. Sei a due il primo tempo, nel secondo 4 a 2, 3 a 2 nel terzo e 5 a 2 nell’ultimo quando tra le file di entrambe le squadre hanno esordito le seconde scelte. Alla fine, dunque, 18 a 8, senza faticare più di tanto. Buon test, dunque, per la formazione del presidente Maurizio Felugo che è stato a lungo a colloquio con uno degli spettatori più richiesti per i selfie: il bomber del Genoa Leonardo Pavoletti. In tribuna anche Vittorio Malacalza, azionista di maggioranza della Carige.

Nota a Margine nell’accogliente location dello Stadio del Nuoto di Albaro c’era anche Eraldo Pizzo, uno dei reduci di quella Coppa dei Campioni del 1983. Anche se solo nelle vesti di dirigente. Eraldo, il mito della pallanuoto italiana e mondiale, è rimasto in compagnia di amici dalla parte opposta della tribuna dove sedevano le autorità e la stampa. Strano. Il Kaimano, per il suo passato ed il presente, dovrebbe essere il testimonial più importante di questa Pro Recco che da anni domina il campionato italiano e resta stabilmente tra le prime cinque migliori squadre al mondo.

Prossimo appuntamento il 10 dicembre in casa dei campioni europei in carica dello Jug Dubrovnik. Un incontro che metterà a dura prova il team biancoceleste che, ieri sera, a messo in mostra ottima intesa di squadra e altrettante incoraggianti individualità. Come le prove di Molina, Filipovic, Bodegas, Echenique e Figlioli.

Luigino Puppo

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