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Pallanuoto | 17 marzo 2017, 15:35

Dieci giorni dopo è di nuovo Bogliasco contro Posillipo

Le parole di Filippo Gavazzialla vigilia dell'incontro di domani (h.18) a Napoli contro il Posillipo, valido per il 19° turno di Serie A1

Dieci giorni dopo è di nuovo Bogliasco contro Posillipo

Dieci giorni dopo è di nuovo Bogliasco contro Posillipo. O se preferite Posillipo contro Bogliasco, visto che questa volta, a differenza di due martedì fa, sarà la formazione napoletana a giocare in casa.

Ad una settimana e mezza di distanza dalla gara d'andata di campionato, quindi, liguri e campani si troveranno nuovamente gli uni contro gli altri per giocarsi la partita di ritorno. Un'anomalia più unica che rara, causata dal black-out che lo scorso 19 novembre impedì il regolare svolgimento della prima sfida stagionale tra due squadre storiche della pallanuoto italiana, costringendo a fissarne il recupero a ridosso della gara di ritorno.

E se alla Vassallo il 7 marzo prevalsero i partenopei, le speranze per i biancazzurri di ottenere un risultato diverso alla Scandone non sono moltissime: “Giocare nella piscina napoletana è sempre dura – afferma senza false illusioni il difensore bogliaschino Filippo Gavazzi – in questo caso poi affronteremo una squadra molto forte ed in piena salute, come dimostrano le quattro vittorie consecutive che ha raccolto nelle ultime giornate. Tenerli testa non sarà facile ma noi ci proveremo, come facciamo sempre contro qualsiasi avversario. Forse torneremo a casa senza punti ma potremo comunque ottenere indicazioni positive per il prosieguo del nostro percorso. Ecco perché non possiamo permetterci di scendere in vasca rassegnati”.

 

I recenti passi falsi compiuti dal collettivo levantino contro Torino e Lazio hanno reso più complicata la rincorsa a quel nono posto in classifica che significherebbe mantenere la categoria senza dover fare i conti con i play-out. Dopo un buon momento di forma, i bogliaschini hanno rallentato la propria marcia proprio in occasione dei due scontri diretti, racimolando un solo punto sui sei a disposizione. La consapevolezza del gruppo di Daniele Bettini è però quella che non tutto sia ancora perduto: “Contro Torino e Lazio – conferma Gavazzi – dovevamo ottenere due vittorie ed invece è arrivato soltanto il pari con i piemontesi. Ma se questo risultato tutto sommato ci può anche stare, visto che giocavamo in casa loro in una vasca sempre molto calorosa, la sconfitta con la Lazio è stata invece assolutamente negativa. Ancora non riusciamo a spiegarci come sia successo. Abbiamo letteralmente staccato la spina, permettendo all'avversario di fare suoi tre punti pesantissimi. Ora però occorre guardare avanti e cercare di fare più risultati possibili nelle gare che ci restano. Il calendario non ci sarà molto favorevole ma ci dobbiamo provare. Sono convinto che questa squadra abbia tutte le carte in regola per potersi salvare in maniera diretta”.

 

Per un Gavazzi la pallanuoto è quasi parte integrante del proprio patrimonio genetico. Pur essendo giovanissimo, non si può infatti dire che uno come Filippo non conosca bene la materia, essendo cresciuto respirando ossigeno e acqua clorata. E quando si parla di tradizioni di famiglia è facile voler mantenere le usanze inalterate. Eppure, a proposito delle significative modifiche regolamentari che la Federazione Internazionale starebbe per varare, il numero 3 biancazzurro a differenza di tanti suoi colleghi non si dice del tutto contrario: “In realtà non sono né contrario né favorevole – rivela – a me la pallanuoto piace com'è ora, però non è detto che le novità non possano migliorarla. Sul campo ridotto, ad esempio, ho avuto esperienze nei mondiali Under 18 e devo dire che tutto sommato il gioco era più divertente, almeno per noi che eravamo in acqua. L'eventuale riduzione di giocatori da sette a sei, invece, non mi trova molto concorde. Credo che sarebbe un cambio troppo radicale, che modificherebbe totalmente il modo di giocare, creando di fatto una nuova disciplina con poco in comune rispetto alla sua progenitrice”.

COMUNICATO STAMPA 

 

PDP

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