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Pallanuoto | 22 aprile 2017, 22:38

Pro Recco batte Quinto ed entra nella storia dello sport italiano

Lassù, dove arrivano solo i campioni: 73 vittorie consecutive in campionato, mai nessuno come la Pro Recco nello sport italiano.

Pro Recco batte Quinto ed entra nella storia dello sport italiano

Lassù, dove arrivano solo i campioni: 73 vittorie consecutive in campionato, mai nessuno come la Pro Recco nello sport italiano. 22 aprile 2017: è questa la data del record, trent'anni dopo la Teodora Pallavolo Ravenna che aveva toccato quota 72. Una striscia immacolata, iniziata il 13 dicembre 2014 con un sofferto 8-6 al Posillipo.

Oggi, invece, i biancocelesti incontrano poche difficoltà contro il già retrocesso Quinto: alle Piscine di Albaro finisce 15-1 (parziali 4-1, 4-0, 3-0, 4-0)

È il pomeriggio della storia da riscrivere, ma anche del rientro in acqua di Tempesti, assente dal primo marzo a causa della frattura al pollice destro; il capitano gioca tutta la partita con la solita sicurezza, chiude la saracinesca per tre tempi e dimostra di essere recuperato per il rush finale. In acqua la formazione di Vujasinovic si diverte davanti al consueto tutto esaurito (triplette per Di Somma e Bruni), con i ragazzi del Settore Giovanile e dell'Academy ad applaudire i loro eroi. A fianco del presidente Maurizio Felugo e di Eraldo Pizzo c'è anche Silvia Salis, campionessa italiana nel lancio del martello e neo consigliera nazionale del Coni. 

L'ultima sirena sancisce l'inizio della festa e la premiazione, da parte dell'Amministrazione della Città di Recco, sul bordo vasca. Abbracci e foto insieme alla mascotte: la Pro Recco è nella storia dello sport italiano.

"Siamo orgogliosi di quello che abbiamo costruito in questi anni, non solo del record che comunque ci riempie di orgoglio - afferma Stefano Tempesti -. Quello che ci sta più a cuore, però, è alzare i trofei alla fine: lo meritano la società e i nostri fantastici tifosi".

"Il segreto? La dedizione: ci alleniamo tante ore al giorno, rinunciando a stare con le nostre famiglie, un sacrificio per tutti noi. E poi, sicuramente, c'è la voglia di superare i propri limiti", conclude Pietro Figlioli.

Per il tabellino: www.federnuoto.it/discipline/pallanuoto/campionato-a1-maschile.html?view=tabellino&CodGara=5230

PDP

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