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Calcio giovanile | 05 luglio 2017, 15:28

Giovani portieri: sperimentazione per il gioco con i piedi nella categoria "Pulcini": i risultati

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Giovani portieri: sperimentazione per il gioco con i piedi nella categoria "Pulcini": i risultati

Nella seconda parte della stagione 2016-2017 nella provincia di Piacenza è stata fatta una sperimentazione atta a verificare la possibilità di obbligare a gestire la palla con i piedi su retropassaggio del compagno anche nella categoria pulcini 2006.

In accordo il Settore Giovanile Scolastico, il comitato Regionale Emilia Romagna e con il comitato Provinciale FIGC di Piacenza nel girone di ritorno della stagione 2016-2017 si è attuata una sperimentazione sui portieri della categoria 2006. L’idea di questa sperimentazione è nata dall'esigenza di uniformare i comportamenti dei giocatori schierati a difesa della porta alle norme che regolano il divieto di raccogliere con le mani un retropassaggio di un compagno di squadra, anche e soprattutto per migliorare le capacità tecniche podaliche dei portieri e una maggiore partecipazione degli stessi alla costruzione del gioco al fine di renderli sempre più parte integrante della squadra. In passato in questa categoria che era l’ultima prima del passaggio al campo a 11, alle porte grandi e al campo regolamentare, si vedevano troppe gestioni con le mani dei retropassaggi. Questa situazione non favorisce la partecipazione al gioco del numero1 e soprattutto lo abitua ad eseguire gesti tecnici che non sono permessi nel regolamento calcistico. Il risultato era una scarsa “conoscenza del gioco”, una partecipazione alla gara perlopiù passiva e un ritardo nello sviluppo delle abilità podaliche. In questa fase di sperimentazione sono state introdotti regolamenti un po’ più soft allo scopo di favorire l’ambientamento del portiere a giocare maggiormente con i piedi ed ai compagni di poterlo coinvolgere sempre piu’. Le regole introdotte sono: • non è consentito al portiere raccogliere con le mani il pallone calciato verso di lui da un compagno; • non è consentito alla squadra avversaria intervenire sul retropassaggio; • il portiere in possesso di palla non può venire attaccato e deve quindi poter giocare senza essere contrastato; • il portiere non può calciare la palla oltre la metà campo; • il portiere non può mantenere il possesso della palla per più di 6 (sei) secondi, sia con le mani sia con i piedi; • il portiere che mette palla a terra non può riprendere la stessa con le mani. Grazie alla preziosa collaborazione del coordinatore dell’attività di base della provincia di Piacenza e dei preparatori dei portieri che si sono dichiarati disponibili è stato fatto un’incontro dove si è presentato il progetto.  

PDP

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