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Serie D | 05 settembre 2017, 15:16

Il rammarico di Compagnoni: "Peccato, domenica era una partita da chiudere"

Il presidente della Lavagnese contento del primo tempo dei suoi, un po' meno della ripresa: "Ci siamo addormentati, potevamo vincere largamente, ma chi sbaglia paga. Venuti? Ci è rimasto male, ma è un ragazzo che vale"

Compagnoni con Simone Basso

Compagnoni con Simone Basso

Stefano Compagnoni, presidente della Lavagnese, ritorna sul pareggio di domenica scorsa. Due punti persi, visto che col Montecatini i bianconeri stavano vincendo dominando fino al 90'. Poi, a tempo scaduto, la beffa subita dalla squadra toscana. E domenica, subito il derby col Sestri Levante, per cercare il riscatto in una partita molto sentita.

«Abbiamo subito il gol a tempo scaduto -si rammarica il presidente lavagnese- purtroppo chi sbaglia paga, potevamo chiuderla più volte ma ci siamo addormentati, pazienza, ci servirà di lezione, spero. Era una partita che si poteva concludere diversamente, ci rifaremo».

Compagnoni è soddisfatto dell'approccio iniziale alla partita, un po' meno della gestione a gara in corso: «Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, non abbiamo concesso niente, ma nella ripresa abbiamo un po' dormito, forse eravamo troppo sicuri, penso i ragazzi abbiano capito, che con un solo gol di scarto non si può stare tranquilli, mi bisogna sempre giocare per vincere e per fare altri gol».

Tanto rammarico anche per mister Venuti, al suo esordio alla guida della prima squadra:

«Venuti ci è rimasto male, ma servirà d'esperienza anche a lui, peccato perchè il binario della partita era quello buono. Purtroppo abbiamo giocato a porte chiuse per le note vicende comunali, spero fra 15 giorni di avere il nostro pubblico, o al limite resistere ancora per una partita».

La squadra è stata rinforzata con Basso e Raggio Garibaldi, due innesti che innalzano notevolmente il tasso tecnico della Lavagnese:

«Basso e Raggio Garibaldi sono stati un'occasione più unica che rara, sono due ragazzi del posto, si devono adattare alla Serie D venendo da categorie superiori, sono due giocatori di altro livello ma non devono essere un alibi per la squadra. Voglio vedere come gira fra qualche mese, questi due innesti alzano il nostro valore, ma non c'è nessun obbligo, la nostra dimensione è la Serie D, ci siamo da tanti anni, quindi nessun problema se non riusciremo a fare il salto».

Nuovo mister, e squadra cambiata per larga parte...

«Venuti è una scommessa, come tanti anni fa fu una scommessa Dagnino, come lo è stata Tabbiani, le abbiamo vinte entrambe, Gabriele è un ragazzo che merita, conosce l'ambiente, ripeto ci è rimasto molto male anche lui per come è finita domenica. Abbiamo avuto alcune palle-gol clamorose, io lo dicevo che se non avessimo concretizzato avremmo rischiato di subire il pareggio. Quanto ai cambiamenti, in tanti sono andati a Savona con Tabbiani, facciamo affidamento sui vecchi Avellino, Croci, Fonjock, la nostra vecchia guardia, i giovani vanno rinnovati ogni anno, e i nostri sono molto validi. Gli ultimi due arrivi alzano il tasso tecnico, ma ora devono parlare i risultati. Domenica abbiamo subito il derby col Sestri Levante, loro vengono da una sconfitta, vedremo di che pasta siamo fatti».

Un giudizio sul campionato?

«Il Savona parte in pole position con la Sanremese, piano piano valuteremo anche le squadre toscane».

Paolo Dellepiane

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