Calcio giovanile - 09 novembre 2017, 12:03

Calogero Trupia e i 2002 del Campomorone S. Olcese

Il tecnico degli Allievi Provinciali ci guida alla scoperta della sua leva

Calogero Trupia e i 2002 del Campomorone S. Olcese

Calogero Trupia, 35 anni, è l’allenatore degli Allievi 2002, Provinciale Girone B, del Campomorone S. Olcese.

Quarto anno consecutivo in società, in precedenza aveva fatto due anni alla Voltrese.

“Ho sempre allenato Giovanissimi, Allievi, Esordienti –racconta- quest’anno ho i 2002, è il primo anno con loro. Per me sono una novità, l’anno scorso avevo i 2000, l’anno prima i 2003”.

Quale modulo preferisci adottare?

“In base ai calciatori che ho, decido. Loro sono la stoffa, poi la devi cucire tu. Prediligo il 4-2-3-1, ma ovviamente devi avere le risorse per farlo”.

A quale grande allenatore ti ispiri?

“Mi è sempre piaciuto molto lo stile di Ferguson, punto molto sul rapporto umano, l’allenatore è parte integrante della squadra, non scende in campo, ma ha un ruolo determinante”.

Parlaci della tua squadra:

“Sono un buon gruppo, storico, quasi tutti di Campomorone, i miei ragazzi giocano insieme da sempre, sono una formazione unita e affiatata, anche dal punto di vista umano. Si tratta di una leva che ha fornito nel recente passato anche elementi al mondo dei professionisti”.

Obiettivo di quest’anno?

“Sfumata la conquista dei regionali per un solo punto, disputiamo gli allievi provinciali per fare un campionato di vertice. Poi vogliamo fare bene nei tornei, crescere ed essere pronti per i regionali l’anno prossimo”.

Cosa chiedi ai tuoi ragazzi?

“Massimo impegno, sono uno che pretende tanto, c’è il momento del gioco e dello scherzo, ma c’è il momento del lavoro e del sacrificio, per cui chiedo massimo impegno e serietà”.

PDP

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