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Calcio giovanile | 19 gennaio 2018, 12:42

Salvatore Romeo e la Juniores del Campomorone

"Dai miei ragazzi pretendo tanto ma so anche farli divertire. In futuro mi piacerebbe allenare una prima squadra..."

Salvatore Romeo e la Juniores del Campomorone

Salvatore Romeo non ha bisogno di presentazioni nel mondo del calcio ligure. Classe 1967, grande difensore (di Zagara, Agv, Fegino, Culmv e Voltrese), da qualche anno è uno dei punti fermi del settore giovanile del Campomorone. Oggi allena la juniores, per il terzo anno consecutivo con ul gruppo di ragazzi che prima erano allievi e ora da due anni sono juniores.

“Il gruppo è lo stesso da anni – racconta Romeo- abbiamo perso qualcosa in qualità col passaggio di Robotti al Sant'Olcese, ora anche mio figlio smette e si mette a fare l'arbitro, siamo forse un po' meno tecnici, ma è un gruppo importante e valido. Peccato non essere riusciti a inserire giovani 2001-2002, sabato scorso ad esempio abbiamo giocato a Vado contro una formazione molto più giovane della nostra. Obiettivo è salvarci nella Juniores di Eccellenza dove abbiamo sempre partecipato da quando siamo nati. Il prossimo anno cercheremo di inserire giovani del 2002, che finora hanno avuto poca esperienza con noi. Il campionato come livello è calato, non mi ha entusiasmato nessuno. Da parte nostra c'è grande impegno, la società è molto attiva, dobbiamo solo un po' migliorare tecnicamente. Altro obiettivo è dare qualcuno alla prima squadra, dove già son in pianta stabile Giuliana e Musso, mentre Robotti come dicevo è in prestito”.

Il fine ultimo della Juniores è comunque uno solo:

“Già, si lavora al servizio della prima squadra, stessa cosa facevo con Baldi al Molassana”.

Salvatore Romeo ha iniziato la carriera di allenatore a Sant'Olcese, poi Busalla, ancora Sant'Olcese, Molassana, e quindi Campomorone, sempre a contatto coi giovani, anche se prima o poi vorrebbe spiccare il volo verso una prima squadra.

“Marco Pirovano mi ha voluto con sé, abbiamo giocato insieme, è stato mio allenatore, con lui c'è un ottimo rapporto”.

Ma com'è Salvatore Romeo come allenatore?

“Li faccio divertire tanto i miei ragazzi, non esagero con corse e ripetute, ma giochiamo sempre col pallone, facciamo tanta tanta tecnica, voglio portarli a dare il massimo tenendoli sempre sulla corda, con tre allenamenti a settimana, dove sono sempre presenti minimo in 18. Pretendo tanto da loro, come pretendeva tanto da me un grande come Dario Paganetto, vorrei passare a loro tutte le mie esperienze di vita e sport”.

Due parole su mondo arbitrale:

“Mio figlio andrà a fare l'arbitro, so che bisogna aiutarli, purtroppo a volte è difficile aiutarli per determinati atteggiamenti che hanno nei nostri confronti”.

Cosa c'è nel futuro di Salvatore Romeo?

“Mi piacerebbe una prima squadra, ma non una qualsiasi, qui ad esempio c'è grande organizzazione, ci sono tante persone che si fanno in quattro. Purtroppo il lavoro non sempre aiuta a dedicarsi al calcio, ma se il tempo me lo permetterà vorrei allenare una prima squadra, e la società sa già che se Pirovano dovesse lasciare, io sarei pronto... Da giocatore e allenatore non sono mai retrocesso. È un piccolo record di cui vado fiero”.  

PDP

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