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Promozione | 13 febbraio 2018, 17:08

Gessi Adamoli: "Pandiscia è un grande allenatore. Ha un solo difetto: è una persona troppo educata..."

Il ds del Little Club elogia il mister ma non dimentica l'apporto di Andrea Di Somma: "Ci ha dato una grossa mano in questi anni, prima da giocatore, poi da allenatore e anche a costuire la squadra. Poi purtroppo il suo carattere lo ha condizionato"

Gessi Adamoli: "Pandiscia è un grande allenatore. Ha un solo difetto: è una persona troppo educata..."

La sconfitta di domenica scorsa con il Baiardo ha lasciato un po' di amaro in bocca in casa Little Club. La società rossoblù lamenta un arbitraggio infelice e soprattutto l'assenza di Akkari, a sua volta punito la giornata precedente da un direttore di gara un po' troppo zelante, come sottolinea il ds Gessi Adamoli:

“L'unica nota stonata di questo campionato sono proprio gli arbitraggi che da qualche domenica mi lasciano un po' perplesso. I direttori di gara non si rendono conto che con certe decisioni provocano prima il danno e poi la beffa. Mi riferisco in particolare a certe espulsioni per doppia ammonizione che ti tolgono il giocatore dalla partita in corso ma anche da quella successiva. Sono convinto che se avessi avuto Akkari non avrei perso la partita col Baiardo, stessa cosa è successe per Zani qualche domenica fa. Chissà, forse non siamo considerati squadra di fascia d'elite e allora non ci mandano arbitri di primo livello”.

In ogni caso il campionato del Little Club, attualmente al quinto posto, rimane di assoluto rilievo, specie dopo l'arrivo in panchina di Pandiscia, dopo il quale la squadra ha inanellato una serie positiva tale da riportarla in zona playoff:

“Il nostro obiettivo sono i playoff -osserva Adamoli- quello è il nostro scudetto, speriamo di farcela, sarebbe una soddisfazione enorme. Siamo già contenti che che la nostra in Promozione sia una presenza stabile, visto che nelle due precedenti sortite, una negli anni '70 e una nel 2007, la nostra permanenza è durata un anno solo. Arrivare ai playoff sarebbe motivo di orgoglio, se dovessimo centrarli sarebbe tanta roba...”

Avete tanti rimpianti per la falsa partenza?

“No, assolutamente. Anzi con Di Somma siamo rimasti in ottimi rapporti: ci ha dato una grossa mano da giocatore il primo anno, da allenatore il secondo, e a costruire la squadra il terzo anno. Poi purtroppo il suo carattere, che è un suo punto di forza e allo stesso tempo un punto debole, gli ha fatto perdere il controllo, i risultati non erano quelli che avrebbe voluto e cosi abbiamo deciso quasi di comune accordo di lasciarci”.

L'arrivo di Pandiscia ha invertito repentinamente la rotta:

Pandiscia è un allenatore eccezionale, lavora sul campo e prepara la partita come pochi. Ha un solo difetto da limare: è troppo una persona perbene ed educata, forse dovrebbe un po' “incattivirsi” ma alla fine meglio cosi”.

Un giudizio sul girone B di Promozione? Chi lo vincerà?

“E' un campionato di buon livello, non è vero che a Ponente il girone sia più forte, è una leggenda metropolitana. A Ponente la Cairese ha già ammazzato il girone, mentre a Levante è tutto molto più equilibrato. Credo che festeggiare i 50 anni con la promozione in Eccellenza sia un obiettivo legittimo dell'Athletic, che ha una rosa completa e un allenatore di grandissimo carisma e personalità”.

PDP

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