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Terza categoria | 21 febbraio 2018, 12:07

Luca Rolandone: "Siamo stati primi per 22 partite, non molliamo certo adesso"

Il mister dell'Old Boys Rensen non abbassa la guardia ma prevede sorprese: "Campionato affascinante, ad aprile potrebbe cambiare la geografia della classifica"

Luca Rolandone: "Siamo stati primi per 22 partite, non molliamo certo adesso"

La passione per il calcio di Luca Rolandone non è poca cosa, se è vero che il mister dell'Old Boys Rensen si "regala" ogni settimana 500 km ad andare (e 500 a tornare) fra Arenzano e Udine, dove ha sede il suo lavoro.

Una faticaccia, eppure questo campionato di Terza lo appassiona più che mai:

"Questo campionato era diventato poca roba negli ultimi anni, quest'anno invece con 19 squadre è molto difficile e impegnativo, con 36 partite che si giocano a un ritmo infernale. E' davvero bello, non è uno scherzo, ci vuole impegno, bisogna avere tanti giocatori, tanto tempo a disposizione".

La tua squadra, in testa da 21 giornate, ha subito 1 sconfitta in 19 partite e poi 2 sconfitte nelle ultime tre gare. Che succede?

"Nelle ultime due partite in trasferta abbiamo perso subendo 5 gol nei 5 tiri in porta degli avversari. In altre partite avevamo vinto fortunosamente, in queste due occasioni si è perso immeritatamente. Insomma, non sono preoccupato, siamo sempre gli stessi, qualche assenza o infortunio fisiologico ci hanno penalizzato. Abbiamo 50 punti, siamo in testa dall'inizio, ci stiamo allenando benissimo, ci crediamo, siamo tutti amici, insomma come non essere contenti? Se poi qualcuno ci supera, gli diremo bravo".

Chi temi di più fra le avversarie?

"I numeri dicono Campo Ligure, ma ora non parlo di classifica, solo dopo marzo si scaveranno i veri solchi. A marzo c'è il turno infrasettimanale e ne sapremo di più.  La geografia dell'alta classifica potrebbe cambiare, ad aprile potrebbe esserci qualche inserimento inaspettato, secondo me ci saranno delle sorprese, alcune squadre che si pianteranno, altre che faranno un filotto di vittorie. A dirla tutta la squadra che mi ha impressionato di più è stata la Valpolcevera, non capisco la loro posizione di classifica".

Com'è questo tuo continuo viaggio fra il Friuli e la Liguria?

"Devo ringraziare il mio collaboratore Giorgio Miravalle che sopperisce alle mie assenze. La mia attività principale e la mia vita è in Friuli, ma il richiamo del calcio è grande e appena posso torno ad Arenzano per allenare i ragazzi e naturalmente per essere alle partite".

PDP

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