Prima categoria - 22 febbraio 2018, 10:28

Claudio Napolitano: "Mi sono sentito tradito da chi ha abbandonato la barca..."

Il mister del Ravecca spiega i motivi di una annata storta: "Quando è stato il momento di tirar fuori il carattere qualcuno ha preferito lasciare la squadra. Finchè la matematica non ci condanna combatteremo, poi vedremo il da farsi. Ma 18 anni di Ravecca non si dimenticano..."

Claudio Napolitano: "Mi sono sentito tradito da chi ha abbandonato la barca..."

La delusione traspare nelle parole di Claudio Napolitano. In un giorno triste per la scomparsa dell'amico Bruno Capellino, troviamo un minuto per parlare del suo Ravecca, ultimo in classifica in Prima e purtroppo con un piede in Seconda.

"Finchè la matematica non ci condanna lotteremo, già domenica abbiamo una partita importantissima con il Begato, faremo di tutto per rimanere aggrappati a una speranza. Domenica scorsa con l'Isolese abbiamo giocato una grande partita e siamo stati puniti da un episodio. Purtroppo è stata una annata fallimentare. Una motivazione? Diciamo che ci sono state una serie di circostanze, di episodi che messi tutti insieme ci hanno portato in questa situazione. La squadra in Prima ci poteva stare, purtroppo a novembre mi sono venuti a mancare 6/7 giocatori su cui contavo, che invece hanno preferito rinunciare. Ci fosse stata maggiore voglia di combattere e giocarsi la salvezza, non saremmo qui adesso. Ho avuto una grande delusione, per limiti caratteriali di chi ha abbandonato la barca nel momento del bisogno. A questo proposito, ringrazio chi è rimasto nonostante la situazione difficile. Ora tiriamo finiamo a giugno e poi vediamo cosa fare. Chiaro che il Ravecca è stata la mia vita 18 anni, prima di lasciare ci penserò a lungo..."

PDP

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