Seconda categoria - 22 febbraio 2018, 18:32

Pietro Poroli: "Il cambio di mister è stata una scelta dolorosa ma necessaria per dare una svolta"

Il presidente del Pieve spiega l'avvicendamento di Mangini con Fichera: "Matteo è una persona splendida, tanto è vero che è ancora con noi e allen i Giovanissimi, ma non riusciva a trasmettere la sua idea di calcio..."

Pietro Poroli: "Il cambio di mister è stata una scelta dolorosa ma necessaria per dare una svolta"

Che Pietro Poroli sia una gentleman, una mosca bianca nel mondo del calcio dilettantistico non è una novità. Che le sue priorità siano sempre state la crescita dei giovani e il rapporto umano con le persone, è altrettanto assodato. E anche quest'anno che le cose non sono andate, almeno inizialmente, per il verso giusto per il suo Pieve, Poroli ne è uscito vincitore. Il cambio di mister poteva essere traumatico, invece da una parte la squadra si è risollevata, dall'altra Matteo Mangini, che d'accordo con la società ha rimesso il mandato, è rimasto comunque nei quadri andando a dirigere i Giovanissimi, un modo come un altro per restare nella grande famiglia del Pieve.

“Matteo Mangini è una persona a modo, un buono, a cui non puoi non voler bene -spiega Poroli- a un certo punto si è messo da parte, abbiamo deciso di fare insieme questo passo, ma è rimasto con noi e ora allena i Giovanissimi. Purtroppo Matteo non riusciva a trasmettere alla prima squadra tutto quello che avrebbe voluto, allo stesso tempo mi sarebbe dispiaciuto fare a meno di una persona cosi buona e disponibile, e cosi abbiamo trovato una soluzione”.

Mai come in questo caso però il cambio in panchina ha sortito effetti, visto che il Pieve ha inanellato una serie impressionante di risultati:

“I giocatori avevano bisogno di nuovi stimoli, poi abbiamo inserito Pugliese e Ruocco che chiaramente sono due allenatori in campo, ma devo dire che il nuovo mister Iuri Fichera sta facendo molto bene e ci ha messo del suo, ora sta facendo anche il corso Uefa B. E' un ragazzo di 36 anni, alla prima esperienza alla guida di una prima squadra, viene dalla Juniores che ora gestisce sempre ma in collaborazione con Alberto Scotto”.

Al di là della prima squadra, Poroli come sempre punta molto sul settore giovanile:

“Abbiamo oltre alla Juniores anche due squadre di Allievi e tre di Giovanissimi, non facciamo purtroppo più la Scuola Calcio non avendo più il campo piccolo a Pieve, ma ci godiamo queste sette squadre a 11 alle quali si aggiungono altre 3 squadre a 7 del CSI. Siamo ormai radicalizzati a Bogliasco da 13 anni in pianta stabile, pur chiamandoci Pieve, e il campo dei 3 Campanili di Bogliasco è diventato ormai il nostro riferimento. La mia più grande soddisfazione è vedere i ragazzi che riempiono i campi di allenamento, e i mister che mi dicono che siamo in troppi! Non abbiamo l'ambizione di tirar fuori i fenomeni, ma magari quella di riportare presto la prima squadra in Prima Categoria, per dare maggiori motivazioni e uno sbocco ai nostri giovani”.

Dopo la grande rincorsa, già quest'anno potreste provarci, magari tramite i playoff:

“Per quest'anno va bene cosi, ci basta ottenere dei buoni risultati, e le 7 vittorie e i 2 pareggi nelle ultime 9 partite sono un bel bottino. A un certo punto siamo stati anche ultimi, non me lo sarei mai aspettato visto che ho scelto tutti bravi ragazzi e con un certo curriculum. Non mi aspettavo di trovarmi in determinate situazioni, pensavo a un campionato tranquillo e invece... Una sera ci siamo visti e ci siamo chiariti, poi il cambio di allenatore è stato determinante, la svolta decisiva per non avere più alibi. Purtroppo Mangini non è riuscito a trasmettere il suo modo di pensare il calcio, ma come ripeto rimane una persona eccezionale e degna di stima”.

PDP

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