Il patron della Virtus Granarolo commenta il campionato della sua squadra.
"E un campionato difficile, equilibrato, la Virtus Granarolo, seppur sia una società costituita da persone che già sono state insieme, è una realtà nuova.
Stiamo lavorando sodo con umiltà e sacrificio saggiamente guidati da mister Rezzovalli.
Inizialmente, sarei dovuto essere alla Sestrese, con l'incarico di Responsabile del Settore Giovanile, società alla quale sono legatissimo, anzi ringrazio il Presidente Sciortino ed il ds D'Acierno per aver pensato a me, tuttavia il lavoro e le cattive condizioni di salute di mio padre mi hanno costretto a rinunciare all'incarico e ad occuparmi della Virtus.
Sono tesserato come giocatore, ma in realtà cerco di dare una mano laddove c'è bisogno.
Il campo lo vivo come "guardalinee" sono felice lo faccio col cuore.
Obiettivo? Non avere rimpianti a fine anno aver fatto e dato il massimo, la strada è ancora molto lunga.
Oggi siamo stati bravi a crederci, ma fortunati, il CEIS ha fatto un'ottima gara il lavoro di mister Bobba, persona splendida, è evidente.
Vorrei fare gli auguri a Beppe Moraschi, un ragazzo di 56 anni, nostro preparatore dei portieri, ma soprattutto un amico leale e sincero".