«Maestra ma io ho paura!» è Giacomo (nome di fantasia) che si rivolge a
Carola Falconi, sua istruttrice, nel primo allenamento della Waterpolo
Columbus Ability Team. In undici hanno sfidato il Burian che da ieri sta
flagellando la Liguria per non mancare al primo appuntamento con la loro
futura squadra di pallanuoto.
Ed in undici dopo una mezz'ora di vasche avanti e indietro si sono
divertiti (è questa la parola giusta) giocando a pallanuoto. Facendo
squadra, cercandosi con lo sguardo, esultando ad ogni gol.
«Il nostro scopo è questo - sottolinea Francesco Grillone, giornalista,
presidente della neo nata società - farli divertire, farli stare insieme
con un gioco che, così come nel mondo dei normodotati, ti insegna a fare
squadra. Certamente le problematiche non mancano. La Liguria, che noi
abbiamo l'onore di rappresentare con l'unica squadra di pallanuoto
per diversamente abili, ha pochissimi impianti adeguati, privi cioè di
quelle barriere architettoniche che non venivano considerate negli anni
'50/'60. Ma non solo: c'è anche il problema della scarsità di impianti,
con il conseguente affollamento di quelli esistenti. Se vogliamo pensare
positivo la nostra fortuna è che per adesso i ragazzi, che hanno già un
rapporto con società di nuoto, verranno radunati una volta ogni 20/30
giorni per un doppio allenamento specifico di pallanuoto».
La Waterpolo Columbus ha come vice Presidenti Mirko Prandini, già
presidente del Bogliasco 1951, e Guido Polipodio, presidente della Rari
Nantes Sori, che ha in gestione la piscina della città.
«Abbiamo ricavato - ha dichiarato - nei nostri già intensi programmi una
decina di spazi per questi ragazzi. Ma è chiaro che nell'economia della
gestione abbiamo bisogno di un supporto: regione e comune metropolitano
hanno fino ad oggi come obiettivo sponsorizzare eventi, importanti per
carità, ma difficilmente pensano agli impianti che li ospitano. Una
piscina come la nostra, considerando che occupa quattordici persone, ha
un costo di gestione totale di circa 1300 euro al giorno. E sono cifre
che certamente non incassiamo dall'attività commerciale. Basti pensare
che se una sera un gruppo di amici va a giocare a calcetto, in 16/20
persone si tassano di 10 euro a testa. Per stare un'ora e mezza su un
campo di erba sintetica che non ha praticamente problemi di
manutenzione. Se dovessimo ragionare seguendo quest'esempio, un ingresso
che costa circa cinque euro dovremmo portalo a 30. Impensabile».
Questa mattina, dunque, Waterpolo Columbus Team ha spiccato il tanto
atteso volo: da un'idea partita quasi un anno fa da un open day nella
vasca di Bogliasco sotto l'attenta regia di Stefano Begni e Carola
Falconi, oggi è una realtà. Non sarà facile ma la voglia di sfondare è
tanta.
« Perché un disabile dovrebbe giocare a pallanuoto? - racconta Carola
Falconi, portiere del Bogliasco 1951 e neo allenatrice della Columbus,
laureanda in attività motoria preventiva e adattata-. Perché è uno sport
che promuove il contatto, lo spirito di squadra, la determinazione, il
rispetto, il divertimento e permette all’atleta di sfruttare al meglio
le sue abilità in quanto l’acqua non va ad inficiare le sue potenzialità
ma anzi agevola la riuscita del gesto tecnico e del rendimento sportivo.
I nostri allenamenti saranno così modulati: due sedute in una giornata,
l’allenamento del mattino incentrato prettamente su lavori di tecnica
individuale, nel pomeriggio invece punteremo sulla preparazione
tecnico/tattica e l’insegnamento della pallanuoto, facendo partitelle
tra di noi e dando le prime indicazioni che riguardano il gioco di
squadra».
Sono intervenuti alla presentazione Roberto Melissano, consigliere
nazionale della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), Francesco
Bocciardo, medaglia d'oro alle paralimpiadi di Rio nel 400 mt stile,
Claudio Puppo, membro della Consulta Regione Liguria e presidente del
comitato ligure basket in carrozzina, Teresa Frassinetti, vice
presidente della FIN, Franco Senarega, Consigliere Regione Liguria,
Mario Baroni, Consigliere delegato valorizzazione e patrimonio del
Comune di Genova, Gianluigi Brisca, sindaco di Bogliasco, Paolo Pezzana,
sindaco di Sori, Carlo Gandolfo assessore comune di Recco.
Ma la festa è stata sopratutto per 11 ragazzi (9 ragazzi e 2 ragazze)
che con le loro calottine nuove di zecca, si divertiti per oltre mezzora
a giocare a pallanuoto.
Un'aspetto diverso, pur sempre stupendo, di uno sport considerato di
nicchia ma meraviglioso.