Calcio a 5 - 28 febbraio 2018, 12:15

Zoom sul calcio a 5: intervista esclusiva a Matteo Fortuna, presidente del CDM Futsal Genova

"Siamo in Final Eight di Coppa e terzi in campionato, vogliamo salire in A2 per fare da traino al nostro movimento. Abbiamo un settore giovanile di 150 ragazzi, un domani saranno il nostro serbatoio per la prima squadra, ma ci vuole più attenzione da parte delle Istituzioni soprattutto per gli impianti"

Matteo Fortuna, a destra, quo con il mister Michele Lombardo

Matteo Fortuna, a destra, quo con il mister Michele Lombardo

Il CDM Futsal Genova si sta ben comportando in Serie B nazionale di calcio a 5 ed è anche qualificato alla Final Eight di Coppa Italia.

Con il presidente Matteo Fortuna andiamo alla scoperta di questa realtà, analizzando il momento della squadra, della società e di tutto il movimento del calcio a 5.

“Siamo terzi in classifica – racconta Fortuna- solo la prima sale diretta in A2, noi puntiamo a rimanere nei playoff, e direi che ormai ci siamo, proviamo le nostre carte per salire in serie A2 ed assestarci in questa categoria. Ci sarebbe grande richiamo a livello nazionale, un altr'anno ci saranno tre gironi, nord, centro e sud, per noi sarebbe un salto grosso, c'è una differenza tecnica ed economica importante, ma vogliamo provarci”.

Recentemente c'è stato il cambio in panchina, è tornato Lombardo al posto di Pinto...

“Il cambio di allenatore è legato a una serie di risultati negativi, Stefano Pinto per impegni personali poi ha deciso di farsi da parte, diciamo che è stata una decisione consensuale. Vedevamo la squadra in fase calante, mentre questo è il momento di spiccare il volo. Abbiamo scelto il nostro ds Michele Lombardo che era stato nostro allenatore l'anno scorso e conosce perfettamente la squadra e l'ambiente”.

Una bella soddisfazione anche essere in Final Eight di Coppa:

“Una bella cosa, in Liguria non ci era mai riuscito nessuno ad arrivare cosi in alto, abbiamo eliminato Pistoia che è primo nel nostro girone. Andremo a Padova a fine marzo, ci saranno scontri diretti, dai quarti alla finale. Il nostro obiettivo è andare a questa kermesse per fare bella figura, ci saranno televisioni, grande seguito, ci sarà Sky. Vogliamo divertirci e fare una bella esperienza”.

Sta crescendo bene anche il vostro settore giovanile.

“Abbiamo 150 bambini che sono il nostro futuro. Vogliamo consolidare questi numeri, non vogliamo andare oltre perchè poi troppi bambini non si riescono a seguire bene. Vorremmo che un domani i nostri ragazzi diventassero il serbatoio della prima squadra, avere un 80% di giocatori nostri. Abbiamo tutte le leve dai piccoli amici alla juniores, i pulcini con 3 squadre, esordienti e giovanissimi con 2”.

Fortuna è convinto che il calcio a 5 crescerà ancora:

“E' un bellissimo sport, completamente diverso dal calcio, per i bambini è perfetto perchè stanno al chiuso e giocano tutti, non si creano dinamiche perverse come nel calcio, il contatto fisico è relativo, non si può passare la palla indietro, i bambini vengono responsabilizzati, consiglierei a tutti i genitori di far giocare i loro figli a questo sport. A Genova abbiamo anche il Cittagiardino, e altre belle realtà, c'è un campionato di calcio a 5 per bambini, il movimento sta crescendo, noi abbiamo fatto da traino, ma c'è anche un bel girone di C con tante liguri”.

Il problema sono gli impianti...

“Noi ne utilizziamo tre, i bambini al Pala Erbe, l'under 19 a Borzoli al campo Tea Bendetti, la prima squadra al Pala Diamante. Ci vorrebbe più attenzione da parte degli enti e della FIGC, purtroppo non ci sono strutture adeguate, noi dobbiamo dividerci fra tre località diverse, siamo penalizzati perchè nelle palestre si privilegiano volley e basket e noi siamo in coda”.

Come nasce la passione calcio a 5 per Matteo Fortuna?

“Giocavo a calcio da ragazzo, poi ho smesso presto, a 23 anni, dopo qualche anno al Don Bosco e al Cffs di Sampierdarena. Ero un difensoraccio, poi mi sono dato al savate e al pugilato. Ho ripreso a giocare a calcio 5 a 40 anni in Calcio Liguria, li ho conosciuto Michele Lombardo allora ds e allenatore del San Lorenzo, mi ha coinvolto, gli ho dato una mano come sponsor, siamo saliti dalla C alla B ed ora eccoci qui col CDM. L'acronimo sta per Creuza de Ma, io ho una agenzia marittima che si chiama proprio CDM, faccio grossi sacrifici, ma fortunatamente ho alcuni sponsor che mi aiutano per consolidare questa bella realtà”.



PDP

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