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Promozione | 07 marzo 2018, 15:09

Matteo Aprile: "L'Athletic darà il 101% per arrivare al traguardo"

La mezzala gialloverde fra presente, passato e futuro: "Scotto il mio miglior mister, Di Pietro il compagno migliore, Verona l'avversario più forte. Grassi? Accetto le sue critiche, ma lui ha sbagliato ad andarsene dall'Albaro..."

Matteo Aprile: "L'Athletic darà il 101% per arrivare al traguardo"

Matteo Aprile, classe 1992, è sicuramente uno dei valori aggiunti dell'Athletic capolista in Promozione B.

Una carriera scintillante a livello giovanile, con Sampdoria (giovanissimi nazionali), Bogliasco (allievi), Valenzana (allievi nazionali), Entella (juniores e Berretti). Poi il salto coi grandi alla Lavagnese (serie D), Vado (eccellenza). Quindi la discesa all'Abb Liberi in Prima, poi la risalita al Campomorone (eccellenza), ancora discesa alla Goliardica in Prima, infine l'Athletic dove da 5 anni ormai è un punto di forza.

Rimpianti per la carriera?

“E' andata come è andata e va bene cosi, ho avuto due crociati, tibia e perone, ma se uno deve arrivare arriva, quindi se non ho mantenuto certe categorie doveva andare cosi...”

Come ti descriveresti tecnicamente?

“Oggi sono una mezzala, ruolo che sto ricoprendo con continuità all'Albaro, ma da ragazzo ho fatto per tanto tempo il terzino”.

Il rapporto con tuo fratello Stefano?

“Un rapporto bellissimo, peccato che l'esperienza insieme alla Goliardica è stata tragica, facevo un po' fatica a digerire alcune caratteristiche di quella categoria... Mio fratello ha 31 anno ed è prossimo a smettere, chissà che non possiamo ancora giocare insieme”.

Parlaci del campionato di quest'anno:

“Ci aspettano ancora sette partite, sette battaglie. Già domenica andiamo col Real Fiumaretta e sarà molto difficile, una squadra che si chiude molto. Siamo fiuciosi, il gruppo è straordinario, diamo sempre il 101%”.

Chi temi di più fra le inseguitrici?

“Sono tutte e tre importanti, il Golfo a livello fisico e di organizzazione è avanti, e ha un mister da categoria superiore. Il Baiardo conta sull'esperienza di Guido Poggi e ha un gruppo che lavora da anni insieme. Il Riva come singoli è la più importante. Ma il campionato è strano, puoi perdere cm tutti. Noi siamo l'unica senza più scontri diretti, ed è un piccolo vantaggio. Siamo in svantaggio solo contro il Golfo, in vantaggio con Riva e Baiardo...”

Cosa rispondi a Giampaolo Grassi, tuo ex compagno, che ha detto che sei bravissimo ma ti manca la testa?

“Mi ha fatto piacere la sua citazione, e accetto che io non ci sia con la testa, ma lui come al solito ha sbagliato scelta, avrebbe dovuto rimanere con noi a lottare per il vertice, e invece si trova da un'altra parte a giocarsi la salvezza. La sua vita calcistica riflette un po' la sua vita personale, sempre indeciso e altalenante”.

Via coi nomi, il tuo miglior allenatore?

Scotto alla Berretti Entella, è quello che mi ha dato di più a livello tattico e tecnico”.

Miglior compagno?

“Il mio capitano Luca Di Pietro, 5 anni di Athletic insieme, e abbiamo condiviso anche un anno all'ABB”.

Miglior avversario?

“Nel nostro girone senza dubbio Mario Verona, bomber dell'Ortonovo, fa una differenza devastante, mi dispiace per il suo infortunio...”

PDP

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