Seconda categoria - 11 marzo 2018, 10:43

Marco Bracco: "Gioco ancora a 47 anni perchè non mi sono mai allenato in vita mia.."

ll fenomeno è tornato ieri in campo con la maglia della Rossiglionese e ci spiega il suo elisir di lunga vita. "Ho giocato in tutte le categorie, mi mancano solo la A e la B ma per quelle c'è ancora tempo. Finchè mi diverto e sto bene giocherò ancora, magari aspettando che mio figlio Leonardo che ha 7 anni arrivi in prima squadra..."

L'inconfondibile stile di Marco Bracco, ieri in campo in Atletico Quarto-Rossiglionese (foto LG)

L'inconfondibile stile di Marco Bracco, ieri in campo in Atletico Quarto-Rossiglionese (foto LG)

“Sono passati 41 anni dalla prima volta in un campetto d’Albaro, ma la voglia è sempre la stessa. Ho deciso, aspetto di giocare con mio figlio Leonardo che ha 7 anni. Ho fatto 2 anni in Serie C, 1 in Serie D, 6 in Eccellenza, 12 in Promozione, 4 in Prima Categoria, 5 in Seconda Categoria,1 in Terza Categoria. Ieri ho iniziato il mio campionato numero 31 ed è sempre come il primo giorno”.

Marco Bracco, 47 anni ad aprile, è da tutti conosciuto come il Fenomeno del calcio ligure e non ha nessuna intenzione di smettere. Questo sembrava l'anno buono, ma ieri ce lo siamo ritrovati in campo con la maglia della Rossiglionese, che doveva cercare un sostituto a Minetti.

Marco, dopo 41 anni sui campi qual è il primo ricordo che ti salta alla mente?

“La mia prima volta su un campetto di Albaro: era un torneo con la maglia della Sampierdarenese, la mia prima squadra. Per il resto, in tutti i posti dove sono stato, è stato bello, ho conosciuto tanta gente, normale che le vittorie dei campionati siano i ricordi più belli, se devo dire le tre piazze dove mi sono trovato meglio dico Sestri Levante, Cornigliano, e quando ci siamo salvati col Ligorna in Eccellenza che avevamo 8 punti a dicembre”.

I compagni a cui sei rimasto più legato?

“Il gruppo Zoli, Riolfi, Matteo Rossi con cui ci siamo spostati fra Sestri, Ligorna e Molassana. E poi Scuzzarello, che mi ha presentato mia moglie, anche se lei dice che non ha fatto un buon affare a mettersi con me”.

Il tuo compagno d'attacco migliore?

“Mimmo Ruocco, con lui si è creata una bella amicizia anche se è il peggiore tecnicamente perchè ha i piedi di legno. E poi dico Mirko Pastorino, il mio attuale compagno a Rossiglione, anche se maltratta la palla come pochi”.

I migliori allenatori che hai avuto?

“Roberto Murgita, uno che ne sa, persona molto corretta, Alberto Mariani, quello che sui campi ho visto allenare meglio, e Zizzi Stagnaro forse non il migliore tecnicamente ma sicuramente il migliore come persona”.

Il gol più bello?

“Il prossimo che farò, ieri ci sono andato vicino con una traversa da 30 metri”.

Ieri 90 minuti all'esordio, non male a 47 anni:

“Mi sono trovato molto bene, la Rossiglionese è un bel gruppo, pensavo mi guardassero come un extraterrestre, invece mi hanno accolto bene. Con loro sono d'accordo che andrò a giocare solo al sabato, mi sento in forma, non mi sono allenato, ma in fondo non mi sono mai allenato più di tanto in carriera, e forse è per questo che gioco ancora, essendomi risparmiato....”

Vi giocate il campionato contro una delle tue tante ex squadre, il Mariscotti:

“8 punti da recuperare sono tanti, vero che c'è lo scontro diretto e abbiamo un recupero da fare, ma è quasi impossibile, dobbiamo sperare che loro perdano terreno, ma nulla è impossibile nel calcio....”

Quando smetterai, se smetterai?

“Non mi dò limiti, finchè mi diverto e sto bene giocherò, un mese fa mi aveva cercato il Borzoli ma non se n'è fatto nulla... Ho fatto tutte le categorie, anche la Nazionale con il Beach Soccer, mi mancano solo la A e la B ma per quelle c'è tempo”.


 

PDP

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