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Eccellenza | 12 marzo 2018, 18:06

DIETRO LE QUINTE - Pasquale Esposito e la figura del preparatore

Alla Fezzanese con Sabatini, dopo essere stato al Ligorna: "La cosa principale del mio ruolo è prevenire gli infortuni per garantire una continuità alle prestazioni"

Pasquale Esposito, sulla destra, al lavoro con la Fezzanese

Pasquale Esposito, sulla destra, al lavoro con la Fezzanese

Nelle squadre dilettantistiche, specie in quelle che giocano ad alti livelli e per grandi risultati, è sempre più importante la figura del preparatore atletico. Alla Fezzanese, in tandem con mister Sabatini, sta emergendo la figura di Pasquale Esposito, napoletano trapiantato a Carrara, l'anno scorso in Serie D al Ligorna, che cura anche il recupero infortunati alla Carrarese e ogni due mesi si va ad aggiornare a Roma.

Lo scorso anno era con Gabriele Sabatini al Ligorna e il mister lo ha voluto fortemente a Fezzano, nonostante lui avesse richieste dalla Massese e dal settore giovanile della Carrarese. Pasquale è anche istruttore di palestra, personal trainer e fa gare di bodybuilding.

“Ho iniziato sette anni fa, dopo l'Università, al settore giovanile della Carrarese – racconta – facendo cinque anni fra giovanissimi e allievi. Anno scorso ero al Ligorna in serie D, con mister Sabatini, che ho seguito quest'anno a Fezzano avvicinandomi a casa anche se al Ligorna sono stato davvero bene. Fra Serie D ed Eccellenza, ho notato parecchie differenze, sia a livello tecnico, che di intensità, sotto l'aspetto fisico e della mentalità, c'è molto stacco fra dilettanti e semiprofessionisti”.

“Io ho giocato a calcio fino a 19 anni -racconta- poi ho studiato scienze motorie e sono entrato nel mondo del fitness, ma ho sempre avuto il pallino del calcio e ho il desiderio di ambire a qualche società professionistica, avendo fatto anche il master di preparatore atletico”.

“Alla Fezzanese, manca poco per vincere il campionato, ma mancano ancora sei partite; è stato un bel campionato, un bel gruppo, cosa fondamentale a questi livelli. La forza dei ragazzi è stata la grande dedizione al lavoro settimanale, la voglia di crederci in tutte le partite”.

Il ruolo del preparatore assume sempre più importanza:

“Più che all'aspetto fisico in partita, quello che secondo me va privilegiato è un discorso preventivo, prevenire gli infortuni e mantenere la forma sono le cose principali, una buona preparazione previene gli infortuni e dà continuità alle prestazioni”.

PDP

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