Promozione - 14 marzo 2018, 11:51

La nuova vita, dietro la scrivania, del grande Fulvio Navone, icona del nostro calcio

Oggi è Commissario Tecnico delle rappresentative liguri in partenza per il Torneo delle Regioni, ma non ha dimenticato la Voltrese: "Fra tre anni sogno una prima squadra composta tutta da ragazzi di Voltri. Oggi stiamo investendo di più sulle strutture e sul settore giovanile, per questo la prima squadra sta un po' faticando..."

La nuova vita, dietro la scrivania, del grande Fulvio Navone, icona del nostro calcio

Fulvio Navone, un'icona del calcio ligure, oltre al suo ormai storico ruolo nell'ambito della Voltrese, oggi è Commissario Tecnico della Rappresentative Liguri, selezionatore della Juniores in collaborazione con mister Corrado Orcino, supervisore degli Allievi di mister Antonio Puggioni e dei Giovanissimi di Gianlugi Rusca in tandem con Adriano Nocentini.

La Liguria sarà tra pochi giorni impegnata nel torneo delle Regioni: “Partiamo venerdi 23 per l'Abruzzo -racconta Navone- giochiamo il 24, 25 e 26 marzo, sperando di andare avanti, anche se negli anni precedenti l'unica occasione in cui abbiamo passato il turno è stato l'anno scorso con i Giovanissimi. Siamo in un girone di ferro con Lombardia e Lazio ma ce la metteremo tutta”.

Navone da quest'anno ricopre un'altra importante carica.

“Sono referente regionale per le nazionali dilettanti per le leve under 14, 15,16, 17, un ruolo che mi piace molto, sono stato di recente a Firenze, Roma, Milano, osservo le giovani promesse e le segnalo a Roma, ai vari mister delle nazionali giovanili, Fausto Silipo, Augusto Gentilini, Francesco Statuto, tutte mie vecchie conoscenze”.

A Voltri invece, è un'annata più dura dopo tanti anni di successi..

“Un anno di sofferenza, un anno zero, io mi sono messo definitivamente dietro la scrivania dopo tanti anni di campo, abbiamo rifondato tutto, la Scuola calcio, il settore giovanile. Purtroppo siamo stati spiazzati e sconcertati dalla scomparsa del nostro grande presidente Traxino, e abbiamo investito tanto sulle strutture, abbiamo rifatto il campo a 5, risistemato il campo a 11, stiao lavorando sugli spogliatoi e sulla tribuna, insomma ci stiamo dedicando più alla parte strutturale che a quella tecnica. Tuttavia abbiamo molte soddisfazioni dai nostri giovani, con la Juniores siamo secondi in classifica, con Allievi e Giovanissimi giochiamo sotto leva e abbiamo tanti 2002-2003-2004 interessanti. Insomma, stiamo lavorando per il futuro. Con la prima squadra stiamo faticando, ma cercheremo di mantenere la categoria. Mister Pino Aloe è un grande amico, lo avevamo come allenatore degli allievi, dopo la separazione con Motta gli abbiamo affidato la prima squadra, è un grande istruttore e sta facendo il massimo, io e Maragliano cerchiamo di aiutarlo il più possibile. Il futuro della società dipende da chi ci sarà al comando e dal settore giovanile, ma se ci sarò ancora io, fra 3 anni vorrei una prima squadra fatta esclusivamente coi giocatori provenienti dal vivaio della Voltrese, è un programma che mi sono imposto”.

Un passo indietro, ai tuoi ricordi del tuo passato da professionista in giro per l'Italia e del tuo ritorno a Genova:

“Della mia lunga carriera ricordo soprattutto i 7 anni a Casarano, vivevo a Gallipoli, là ho lasciato tantissimi amici, fu una esperienza indimenticabile, abbiamo vinto il campionato di C e la Coppa Italia. Di tutti i miei compagni di allora, sono rimasto in contatto soprattutto con Giafranco Palmisano, un ragazzo di Sassari, con cui ho condiviso tante vittorie. Da quando sono tornato in Liguria, la Voltrese è stata la mia vita, prima da giocatore, poi da allenatore, ora da dirigente, se escludiamo due esperienze fugaci a Varazze e Nuova Emiliani. Voltri ormai è la mia seconda casa, vivo più al San Carlo che con la mia famiglia”.


PDP

Ti potrebbero interessare anche:

SU