Terza categoria - 14 marzo 2018, 19:51

Andrea Molinari, un "vecchio" bomber per il Savignone

L'ex centravanti di Fulgor e Mignanego aveva smesso, ma ha accettato volentieri la chiamata dei valligiani

Andrea Molinari in azione (foto Vitaliano Scappini)

Andrea Molinari in azione (foto Vitaliano Scappini)

Andrea Molinari, classe 1977, di professione attaccante, è arrivato a dicembre a rinforzare il reparto avanzato del Savignone, e i risultati si sono visti.

“Avevo abbandonato il calcio della FIGC, e stavo giocando negli amatori Uisp coi vecchi amici del Mignanego, fra cui Tedeschi e Campora. A dicembre mi ha chiamato il Savignone, pensavo di non farcela, invece la mia porca figura la faccio ancora. Anche perchè ho trovato un livello abbastanza basso, il calcio italiano purtroppo dalla nazionale alla terza categoria è davvero in crisi”.

Che obiettivi ti sei dato personali e di squadra?

“Vogliamo fare lo sgambetto a qualche grande, siamo una squadra strana, possiamo vincere con la prima e perdere con l'ultima, se compatti e concentrati possiamo far bene, altrimenti rischiamo brutte figure. Sono tutti ragazzi giovani, io sono il più vecchio ed è la prima volta che mi capita. Mister Gheza non lo conoscevo, è una brava persona, mi fa sentire importante, io sono a disposizione della squadra, ho già fatto 6 gol, e l'obiettivo è arrivare 10”.

Qualche ricordo della tua carriera?

“Alla Fulgor ho fatto gli anni più belli, e col Mignanego ho vinto il campionato di Terza. Fra i compagni che ricordo con piacere dico Cipollina, Tedeschi, Federico Basso, i fratelli Gatti, amici con cui condivido la passione per il Genoa. L'allenatore a cui sono più legato è Marco Pirovano che ho avuto agli albori della carriera alla Bolzanetese, ma cito anche Carlo Danovaro e Chicco Puggia. E poi, come non ricordare la buonanima di mio padre, che mi ha insegnato tanto, specie al primo Mignanego”.

PDP

Ti potrebbero interessare anche:

SU