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Eccellenza | 16 marzo 2018, 11:42

Il personaggio. Nunzia Imperato, quando il calcio si tinge di rosa

La team manager del Valdivara 5 Terre racconta la sua lunga esperienza nel mondo del pallone: "Tutto cominciò a Portici, mio padre era presidente del Portici 1906, stesso anno di fondazione della Sarzanese..."

Il personaggio. Nunzia Imperato, quando il calcio si tinge di rosa

Nunzia Imperato, una napoletana di Portici che tifa Roma e vive a La Spezia, e passa le sue domeniche sui campi di calcio. Dove sta l'errore?

Andiamo a scoprire i veli su questo personaggio unico nel nostro calcio, una donna che fa la team manager al Valdivara 5 Terre!

Nunzia, raccontaci tutto di te. Come sei arrivata in Liguria?

“Dal 2000 vivo a La Spezia, ci siamo trasferiti per motivi personali, di lavoro...”

Come sei entrata nel mondo del calcio?

“Mio papà era presidente del Portici 1906, stesso anno di fondazione della Sarzanese, che poi sarebbe entrata nella mia vita, successivamente. Alla domenica si viveva pane e pallone, sempre sul campo, io figlia unica, con la passione del calcio.... Anche i miei studi sono andati in direzione sportiva, ho fatto l'Isef a Napoli, ho lavorato nelle palestre, nelle scuole....

E in Liguria, come ti sei “intrufolata” nel mondo del calcio?

“Uno dei miei figli giocava nella Sarzanese (la prima squadra allora era in D), quando hanno saputo che ero un Isef mi hanno buttata in campo con i piccolini, e cosi ho iniziato come educatrice, poi sono diventata responsabile del C.A.S.”

E dal settore giovanile ecco il salto in prima squadra...

“Il Ds di allora, Giuseppe Ponzanelli, intravide in me qualcosa che andava oltre, e decise di dirottarmi verso un'altra categoria, direttamente in prima squadra. Poi la Sarzanese è fallita, ma con Ponzanelli abbiamo continuato insieme al Magra Azzurri.

Parlaci dell'esperienza al Magra:

“Io ero la team manager, abbiamo fatto un bel percorso, per un punto non abbiamo partecipato ai playoff, poi abbiamo vinto il campionato di Promozione, poi abbiamo fatto i playoff nazionali in Eccellenza, poi un terzo posto, e dopo quattro anni è finita l'avventura”.

Dopo il Magra, i Colli di Luni:

“Ma quello è stato un anno davvero poco fortunato...”

E siamo ai giorni nostri...

“Finita quella esperienza, ho incontrato sulla mia strada Giovanni Plotegher, presidente del Valdivara 5 Terre, nuova società nata sulle ceneri del Real Valdivara, che volle essere affiancato da me e da Fabio Scognamiglio, attuale direttore generale. Anno scorso abbiamo fatto un buon centroclassifica, con il record di punti per la società, anche se poteva finire ancora meglio. Quest'anno abbiamo iniziato col botto, mai nessuno a La Spezia aveva conquistato la Coppa Italia di Eccellenza, infatti la Fezzanese la vinse quando il trofeo era misto con la Promozione. In campionato abbiamo ancora qualcosa da dire...”

Una stagione caratterizzata dai ricorsi contro l'utilizzo dei tre giocatori nigeriani:

“Ogni ricorso viene respinto, eppure continuano a farli. Noi siamo tranquilli, molto sereni, aspettiamo le decisioni della Procura Federale, certo saremmo folli a continuare a farli giocare se non fossimo cosi sicuri della nostra buona fede”.

Com'è essere donna all'interno del mondo del calcio?

“Nel mio ruolo credo proprio di essere l'unica in Liguria, o una delle poche, intendo come team manager. Ho incontrato qualche massaggiatrice, qualche arbitro ma nessuno nel mio ruolo. Se ci sto ancora in questo mondo dopo 10 anni, vuol dire qualcosa di buono ho fatto. Al Valdivara mi trovo benissimo, mi occupo di tutto ciò di cui ha bisogno la squadra, organizzazione, visite mediche, logistica. Alla domenica invece sono dirigente accompagnatore in panchina, dove sono silenziosamente focosa”.

Nel futuro ti vedi ancora nel calcio?

“Si, spero ancora nel Valdivara, magari in serie D. L'ambizione è quella di crescere con questa società, e anzi ringrazio il Presidente per l'opportunità”.

Hai mai avuto qualche problema sui campi?

“Qualche problema semmai l'hanno avuto gli altri, perchè erano prevenuti, ma in generale ho riscontrato tanto rispetto e attestati di stima. Ricordo un episodio, nello scorso campionato un arbitro non voleva farsi dare da me i documenti, gli pareva strano che glieli desse una donna...”

La cosa più bella che ti è capitata nel calcio?

“L'ultima cosa bella, mercoledi scorso, quando con tutta squadra siamo andati ad abbracciare il nostro bomber Beppe Bertuccelli dopo i due rigori sbagliati in Coppa...”

Una persona che ti è rimasta nel cuore?

“Gabriele Sabatini, di lui ho grandissima stima e grande rispetto, ho imparato tanto con lui, ma certo l'esperienza di quest'anno col Valdivara non ha prezzo....”

Il giocatore più forte?

“Che domande, Francesco Totti!!! Tornando ai dilettanti, dico Stefano Buccellato, attuale allenatore del Cadimare, non me ne voglia Beppe Bertuccelli....”

Tifosa giallorossa, come mai?

“La mia infanzia è stata segnata dal ricordo di mia mamma che adorava Paulo Roberto Falcao....”

Hai mai fatto una intervista del genere?

“No, cosi a martello no... Ma ho le risposte pronte”

Andiamo sul personale.... Piatto preferito?

“La parmigiana di melanzane, sono bravissima pure a farla”.

Attore preferito?

“John Travolta”.

Cantante preferito?

“Ligabue”

La vacanza dei sogni?

“Il giro del mondo che non farò mai perchè non prendo l'aereo, ho paura”.

Film preferito?

“Armageddon”

Colore preferito?

“Rosso, sono un Ariete...”

Città preferita?

“Che domande, Napoli!!!”


PDP

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