/ Altri sport
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Altri sport | 20 marzo 2018, 12:07

Sci di fondo in Val d'Aveto: un gruppo di sciatori si mobilita

Massimiliano Froso, fondista da soli tre anni, decide di fondare un gruppo Facebook dedicato ai fondisti frequentatori della Foresta del Monte Penna

Massimiliano Froso in tenuta sciistica

Massimiliano Froso in tenuta sciistica

Se chiediamo di abbinare con l'immaginazione uno sport alla Liguria di certo lo sci nordico, definito comunemente “sci di fondo” di certo non rappresenta il vostro primo pensiero. E probabilmente neanche il secondo...

La maggioranza dei tanti appassionati liguri di montagna e di escursionismo probabilmente sa però che uno storico posto in cui tale sport viene praticato nel nostro territorio esiste e si trova sull'Appennino Ligure, sullo spartiacque tra le provincie di Genova e Parma, vicino alle sorgenti del Taro e del Ceno ma geograficamente in Val d'Aveto.

Santo Stefano d'Aveto e il Parco dell'Aveto ospitano infatti gli unici tracciati attivi dedicati a questo sport in Liguria mentre i comuni di Calizzano in provincia di Savona e Monesi, in provincia di Imperia sono gli altri territori comunali che in passato hanno ospitato tracciati di sci di fondo.

Praticato tra i boschi, le foreste o gli altipiani di montagna lo sci di fondo è uno sport a basso impatto ambientale, non necessita di disboscamenti e di infrastrutture artificiali per far posto alle proprie piste: chi lo pratica rispetta l'ambiente naturale e ama “isolarsi” tra splendide faggete o abetaie, proprio come avviene nel Parco dell'Aveto e nel Comune di Santo Stefano d'Aveto dove nell'area della Foresta demaniale regionale del Monte Penna troviamo proprio il “cuore” di questa pratica sportiva in Liguria.

E' uno sport tra i piu' salutari oltre che tra i piu' faticosi: migliora l'apparato cardio circolatorio grazie all'intensa attività aerobica ma è modulabile in base alle capacità di chi lo pratica.

Una pratica “storica” in Val d'Aveto, in quanto da oramai 30 anni si tracciavano i “binari” per la tecnica classica, quella del passo alternato, e si batteva la neve nello spazio per la tecnica libera o dello “skating” che riprende a grandi linee la tecnica del pattinaggio su ghiaccio.

Nei primi anni 2000 lo IAT, l'Ufficio Turistico, del Comune di Santo Stefano d'Aveto organizzò anche delle marce annuali non competitive a scopo benefico.

Parliamo di passato in quanto purtroppo negli ultimi tre anni il taglio di molte risorse finanziarie destinate agli enti locali ha comportato la scelta del Parco dell'Aveto e del Comune di Santo Stefano d'Aveto di eliminare le risorse annualmente dedicate alla tracciatura e alla manutenzione delle piste di sci nordico del comprensorio.

Un vero peccato per i fondisti genovesi e per i tanti fondisti che dalle provincie contingue di Parma e di Piacenza salivano alla Foresta del Monte Penna nei fine settimana per praticare il proprio sport preferito e godere di un ambiente tipicamente alpino...magari allungando poi nel pomeriggio fino a Lavagna o Chiavari per l'immancabile assaggio della focaccia ligure in riva al mare!

Il completamente del Rifugio sito alle Casermette del Penna, all'interno della Foresta demaniale, e l'affidamento in gestione dello stesso a operatori turistici locali, non hanno purtroppo migliorato la situazione e il progetto iniziale che prevedeva un Centro dello sci di fondo alle Casermette del Penna è purtroppo al momento naufragato.

La battitura dei tracciati viene al momento parzialmente eseguita dai gestori del Rifugio Penna, sito nel Comune di Bedonia e distante circa 7 km dalle Casermette del Penna.

Ma quando lo sci di fondo in Val d'Aveto sembra “morire” ecco che un piccolo gruppo di fondisti decide di iniziare un lavoro di rilancio dello sci di fondo nel comprensoprio e nel 2018 quale migliore mezzo esiste tra le persone per comunicare con rapidità ed efficacia un progetto di questo genere? Internet naturalmente e i “social network” in particolare.

Massimiliano Froso, fondista da soli tre anni, dopo una 15 anni passati come istruttore di kayak fluviale in Trebbia ed Aveto, decide di fondare un gruppo dedicato ai fondisti frequentatori della Foresta del Monte Penna sul portale “Facebook” (visibile a questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/563683540643757/?ref=bookmarks) e in due mesi riesce ad aggregare piuù di 150 iscritti.

Un piccolo passo, forse, ma anche i piu' lunghi viaggi iniziano da un piccolo passo come affermava un grande filosofo cinese....

“Frequento la Foresta del Monte Penna da circa 20 anni prima come escursionista poi come ciaspolatore – ci dichiara Massimiliano - e infine come praticante di sci nordico, uno sport che mi ha fatto innamorare a prima vista proprio perchè molto molto faticoso, di non facile apprendimento, soprattutto nella tecnica skating e che richiede molto equilibrio e flessibilità. Mi sono sempre piaciute le sfide personali, in ogni ambito della vita”.

“Negli ultimi tre anni le condizioni delle piste sono peggiorate di anno in anno sino a che quest'anno, dopo circa 30 anni, - continua Massimiliano - il Parco e il Comune hanno deciso di non far battere piu' i percorsi tradizionali. Ho capito che qualcosa andava fatto. Dobbiamo a gran voce chiedere che si torni a considerare lo sci di fondo come una pratica sportiva da incoraggiare e sviluppare, anche nelle scuole di sci, tra i ragazzi. La resistenza alla fatica aiuta a crescere e a maturare e un posto di una bellezza incredibile come il comprensorio della Foresta del Penna andrebbe maggiormente valorizzato. Oggi è molto piu' facile farlo grazie ad Internet ed è per questo che ho fondato un gruppo di utenti del portale Facebook. Se ci fosse una battitura decente ed assicurata diversi gruppi di fondisti del Nord Italia, da Milano, Parma, Piacenza, la stessa Genova, sarebbero pronti ad inserire nei loro programmi gite di ogni inverno una tappa a Santo Stefano d'Aveto".

"Quello che voglio dire è che non basta tracciare dei binari come fatto in passato, bisogna saper comunicare e valorizzare il territorio e le sue opportunità, per attrarre praticanti e turisti. Lo IAT del Comune, il Parco, i gestori dei rifugi lo devono capire. Per attrarre fondisti occorre dare la certezza di piste battute a dovere: oltretutto in Aveto spesso la neve permane sino alla prima decade di aprile”.

Quali sono gli obiettivi futuri del vostro gruppo?

“Parlare con i referenti che ho citato per realizzare nelle aree prospicienti le Casermette del Penna un piccolo e costantemente battuto tracciato con i binari per la tecnica classica e una battitura per lo skating, esclusivamente destinato allo sci di fondo nonche l'apertura di un noleggio di materiale tecnico presso il rifugio recentemente aperto. Noi siamo disponibili a fornire tutto il sostegno possibile e a costituirci in Associazione Sportiva Dilettantistica se necessario. Parleremo anche con la Federazione Sci, se interessata al progetto”.

PDP

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore