Prima categoria - 20 marzo 2018, 19:58

Omar Levaggi, l'antidivo con il vizio del gol: "Non sono ambizioso, voglio solo divertirmi con gli amici"

Il bomber della Caperanese con una tripletta ha steso l'Isolese e sogna in grande: "Crediamo al primo posto"

Omar Levaggi, l'antidivo con il vizio del gol: "Non sono ambizioso, voglio solo divertirmi con gli amici"

Omar Levaggi classe 1997, ha appena vissuto una domenica da campione, segnando 3 dei 4 gol con cui la Caperanese ha battuto la capolista Isolese, continuando a sperare nel primo posto.

Cresciuto nelle giovanili dell'Entella, è passato poi alla Lavagnese, quindi alla Caperanese, dove ha giocato con la Juniores. A Leivi arriva l'esordio in Promozione, dove segna 1 gol, poi torna nella Juniores sempre col Leivi (“Non avevo voglia di giocare coi grandi, preferivo giocare con quelli della mia età, e siamo arrivati secondi, è stato un bell'anno”).

Arriva poi l'esordio in Prima Categoria, sempre a Leivi dove segna 11 gol, ma la squadra retrocede. Il suo bel campionato gli vale però la chiamata della Caperanese, dove ha già segnato 11 gol, ed è a un passo dal suo record personale:

“Speriamo di batterlo, questo record, ma soprattutto di arrivare lassù in cima con la mia squadra”.

Ruolo attaccante centrale, il classico centravanti:

“Sono alto 1,76, diciamo che punto abbastanza sul mio fisico”.

Del settore giovanile cosa ricordi?

“Ho sempre giocato con gli amici, e oggi ci siamo ritrovati con Filippo Assalino, con lui ci eravamo lasciati a Lavagna e ci siamo ritrovati quest'anno a Caperana. Ma mi sono davvero trovato bene con tutti”.

Hai un mister che ti ha insegnato di più?

“Non saprei, ho appreso da tutti, posso dire che oggi con Muzio mi trovo molto bene, è un allenatore molto serio che fa lavorare duro, e con lui stiamo ottenendo risultati”.

Puntate ai playoff o a qualcosa di più?

“Crediamo ancora al primo posto, domenica abbiamo segnato 4 gol all'Isolese, abbiamo giocato di squadra, se continuiamo cosi possiamo arrivare molto in alto”.

Ti era già capitato di segnare una tripletta?

“Si, mi era già capitato, ma questa volta sono davvero felice”.

E allora raccontaci i tuoi gol:

“Il primo direttamente da rimessa laterale, ho ricevuto palla e da fuori area ho tirato a mezza altezza, il secondo mi ha dato palla Rizzardi, stop di destro e tiro di sinistro, il terzo su un errore del portiere mi sono inserito e ho insaccato”.

Hai tre dediche?

“Li dedico alla mia famiglia che mi è sempre stata vicino, alla mia squadra e ad una ragazza in particolare che mi ha portato fortuna...”

Dove vuoi arrivare nella tua carriera calcistica?

“Non ho particolari ambizioni, mi piacerebbe rimanere qui a Caperana, si sta bene. Ho avuto la fortuna di trovare un gruppo completamente nuovo ma di ottimi ragazzi, trascinati dai “vecchi” Cogozzo, Rolandelli, Sambuceti e Dondero”.

Hai un idolo nel calcio dei prof?

“Il mio giocatore preferito è Ronaldinho, mentre da juventino dico Del Piero, anche se entrambi sono molto diversi da me come stile di gioco”.

PDP

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