Terza categoria - 21 marzo 2018, 18:29

Davide Proto: "Ringrazio Ruffa per avermi coinvolto in questo progetto e Bazzigalupi per avermi trasmesso la passione per questo sport"

Il jolly del Lido Square racconta il suo ritrovato entusiasmo per il calcio, e di come riesce a conciliarlo col lavoro: "Faccio il macchinista dei treni, un lavoro che richiede responsabilità, attenzione e concentrazione, quindi non posso dedicarmi completamente al pallone..."

Davide Proto: "Ringrazio Ruffa per avermi coinvolto in questo progetto e Bazzigalupi per avermi trasmesso la passione per questo sport"

Davide Proto, classe 1995, fa un lavoro molto impegnativo (guida i treni) e poco più di un anno fa è stato operato al crociato. Insomma, aveva più di un motivo per abbandonare il calcio, ma la grande passione che gli ha trasmesso Alex Bazzigalupi unita all'entusiasmo del mister Massimo Ruffa ne hanno fatto un pilastro del Lido Square.

“Ho fatto il settore giovanile nella Praese dai pulcini agli esordienti, poi i giovanissimi e gli allievi ad Arenzano, quindi ancora allievi e juniores alla Praese – racconta Davide- poi sono stato fermo un annetto abbondante per l'operazione al crociato”.

In che ruolo giochi?

“Da piccolo facevo la punta, poi sono diventato centrocampista, ma ora faccio il jolly, anche il difensore centrale quando serve. Diciamo che dove c'è buco, mister Ruffa mi mette. Sabato scorso ho iniziato da centrocampista difensivo, ma ho finito per fare la punta, e ho fatto anche gol, con un inserimento sul primo palo, ho un buon colpo di testa...”

Raccontaci come sei arrivato al Lido:

“Siamo un bel gruppo di amici, dopo l'operazione non volevo più giocare, ma mi hanno convinto a far parte del progetto, che cerco di conciliare col lavoro, faccio il macchinista dei treni, sulle tratte Genova-Spezia, Genova-Savona, Genova-Acqui e Genova-Milano e non sempre i turni mi permettono di allenarmi”.

Raccontaci del tuo mestiere!

“I treni mi hanno sempre affascinato, mio padre ha fatto il ferroviere, io dopo aver vinto il concorso in Trenitalia ho iniziato a guidare i treni, un lavoro che piace un sacco. Se tu non sei attento, il treno ti aiuta, ma sei tu che decidi quando accelerare o frenare. Purtroppo ogni tanto si sentono notizie di incidenti, di treni deragliati, ma la colpa è delle rotaie usurate. Difficilmente quando succede qualcosa la colpa è del macchinista, è comunque un lavoro che richiede molta attenzione, di grossa responsabilità, portare a casa 500 persone non è uno scherzo”.

Torniamo al calcio, che ambizioni hai?

“Mi basta giocare con gli amici, per me il calcio era finito dopo l'operazione, inveceo oggi è tornato ad essere divertimento e passione, finchè mi divertirò giocherò”.

Due persone a cui sei particolarmente legato?

“Uno è Federico Napoli, che purtroppo ora si è fatto male, l'ho portato io qui al Lido. Un altra è mister Alex Bazzigalupi che ho avuto a Pra, alla juniores, mi ha trasmesso una passione incredibile per questo sport”.

Sei fan di qualche squadra?

“Sono tifoso della Sampdoria, e adoro Torreira, un pochino nel suo modo di giocare mi ci rivedo”.

In chiusura parlaci di mister Ruffa:

“Un bravo mister che mette la passione davanti a tutto, meriterebbe di più da noi, ma fra chi studia e chi lavora, per impegni personali non riusciamo a seguirlo come lui vorrebbe...”


PDP

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