Filippo Iencinella, classe 1988, è uno dei pilastri del Vecchio Castagna in piena lotta per i playoff di Seconda C.
Filippo, la tripletta di domenica, contro il Val Lerone, è stata la prima in carriera?
“Si, è la mia prima tripletta tra i “grandi”, l'ultima che ho fatto risaliva addirittura al Trofeo Tanganelli nel lontano 1994...”
Dove può arrivare il Vecchio Castagna?
“Il Vecchio Castagna è partito per migliorare la classifica dell'anno scorso, adesso non ci nascondiamo più dietro a un dito....”
Parlaci un po' della tua carriera, i ricordi più belli a Vado, Loano e Bolzaneto?
“Ho tantissimi bei ricordi, sia a Vado in Serie D, a Loano ma soprattutto a Bolzaneto con mister Fresia”.
Sei contento di quello che hai fatto nel calcio o speravi di più?
“Nel 2008 mi sono trasferito a Madrid per studiare e purtroppo ho dovuto mettere in secondo piano il calcio, ma non ho nessun rimpianto”.
Facci qualche nome, l'allenatore più importante della tua carriera e il compagno a cui sei più legato?
“Un allenatore su tutti Paolo Zanardi, un secondo papà, devo tanto a lui! Il compagno a cui sono più legato è Simone Bortolai, negli ultimi anni ha avuto qualche problema fisico ma sono sicuro che sarà l'arma in più per il San Desiderio in questo finale di stagione”.