Promozione - 05 aprile 2018, 15:01

Il personaggio. Cristian Di Leo: "La Cairese merita la serie D e noi vogliamo battere il record dei 77 punti"

Il centrale difensivo dei gialloblù racconta la sua carriera e i suoi 6 campionati vinti: "Monteforte è il miglior allenatore che ho avuto, Cannarsa il compagno di reparto più forte, Tarallo, Zirilli, Marrazzo e Marianovic gli attaccanti più temibili"

Il personaggio. Cristian Di Leo: "La Cairese merita la serie D e noi vogliamo battere il record dei 77 punti"

Cristian Di Leo, pilastro difensivo della Cairese, è al suo sesto campionato vinto, anche se questo ha avuto un sapore diverso:

“Ho sempre vinto sul campo, questa volta invece abbiamo festeggiato in settimana visto il ritiro improvviso del Pallare, è stato bello ma non c'è stata la stessa emozione. Ora si pensa già alla prossima stagione, dobbiamo vederci con la società ma non ci dovrebbero essere problemi per una mia conferma. Ho appena compiuto i 37 anni e iniziano a farsi sentire, ma sono ancora motivato, a parte un piccolo problemino è stata una buona stagione per me”.

LA CARRIERA

Nato a Monza, Cristian ha sempre vissuto in Piemonte. Ha fatto tutta la trafila nella Pro Vercelli, poi ha iniziato in prima squadra a Ivrea, in serie D per tre anni dove ha vinto il suo primo campionato, promosso in Lega Pro. Poi tre anni alla Novese, dove ha vinto l'Eccellenza, quindi a Rivarolo Canavese, dove ha vinto ancora l'Eccellenza piemontese, quindi Rivoli, Giaveno, Casale, dove ha fatto i playoff, Savona, dove ha vinto la serie D, Derthona, Lavagnese, dove ha fatto i playoff, Vado, Voghera, dove ha perso ai rigori la finale di Coppa Italia nazionale, contro il Fondi, infine Albissola, dove ha vinto l'Eccellenza e la Cairese, dove ha vinto la Promozione.

Cristian, il tuo ruolo?

“Centrale difensivo di sinistra”.

Idolo?

“Il mio prototipo ideale è Walter Samuel, “the Wall”, e lo dico da interista”.

Il compagno di reparto più forte?

“A Savona, ho giocato con Cannarsa ex Livorno”.

I giocatori più forti con cui hai giocato?

“Dico tre attaccanti: Michele Tarallo, che ha detiene il record di gol in serie D, Marrazzo e Zirilli, tutti avuti come compagni a Savona”.

L'attaccante che ti ha fatto più soffrire?

“Un amico, Marianovic, mio compagno a Voghera: io ero al Derthona lui all'Albese, in quella partita era particolarmente ispirato, mi ha ricoperto di sombreri...”

Il tuo miglior allenatore di sempre?

“Uno degli ultimi, Luca Monteforte, a livello umano e soprattutto tecnico, ha avuto poco dalla carriera rispetto a quello che meritava, spero per lui che possa avere altre soddisfazioni”.

Parlaci del tuo attuale mister:

“Matteo Solari era all'esordio alla guida di una prima squadra, meglio di cosi non poteva andare per lui, è giovane ma molto motivato, è stato un centrocampista di alto livello e ha ancora margini di miglioramento, in prospettiva può crescere molto”.

Raccontaci del trionfo di quest'anno:

“Alla Cairese c'è un ambiente dove si lavora bene, una rosa molto giovane, a parte me e Diego Alessi sono tutti sotto il 90, si è creato nel gruppo una grande armonia fra giovani vecchi, la società non ci ha fatto mancare nulla, tutti hanno sempre remato dalla stessa parte. Io non avevo mai fatto la Promozione e sono sceso perchè sapevo di andare in un posto con una struttura molto importante che merita la Serie D”.

Domenica affronterete il Sant'Olcese, l'unica squadra che vi ha battuto:

“Io non c'ero all'andata, fu l'unica sconfitta, una partita storta, ora vogliamo vendicarci sportivamente parlando, ma soprattutto l'obiettivo è raggiungere i 77 punti, che sarebbe il record assoluto del campionato di Promozione”.

PDP

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