Rugby - 17 aprile 2018, 15:04

PRO RECCO RUGBY - U18 – Un applauso ai coraggiosi Squaletti

PRO RECCO RUGBY - U18 – Un applauso ai coraggiosi Squaletti

L'U18 di Recco non meritava l'ultimo posto in classifica: lo ha dimostrato sul campo con quattro belle e convincenti vittorie casalinghe (su VII Torino, Lecco, Monferrato e CUS Milano) e con un pareggio fuori casa (Monferrato). Se non ci fossero stati i 4 punti di penalizzazione della prima giornata, la squadra non avrebbe concluso il campionato con la retrocessione dalla categoria Élite alla Territoriale.

 

Se la sfortuna (assenze, infortuni, malattie) non avesse accompagnato la squadra per tutta la stagione, asarebbero arrivati sicuramente migliori risultati. Certo, si poteva vincere fuori casa con Monferrato, si doveva vincere con Rovato in casa, e fare una meta in più in altre partite per ottenere almeno un punto di bonus, però non possiamo biasimare i ragazzi, che hanno lottato in ogni gara con determinazione e impegno. Al di là dei risultati, credo che questi ragazzi vadano applauditi poiché, ciascuno secondo le proprie capacità, ha cercato di dare il meglio in tutte le occasioni: non possiamo escludere nessuno.

 

E' difficile giocare con solo 15/16/17 atleti quasi tutte le gare, per di più in un campionato impegnativo e di livello: la fatica nelle fasi finali di ogni incontro affiora inevitabilmente e consente agli avversari, che possono contare sui cambi, di approfittarne. Pur costretta a scendere in campo in questa situazione, la squadra ha sempre dato il meglio di sè, nessuno si è risparmiato, anche e soprattutto nelle partite contro le più forti avversarie. Significative, per esempio, sono le gare con Calvisano: in casa, al 10′ del secondo tempo i ragazzi di Recco ancora riuscivano a tenere l'incontro sul 19-19 e, fuori casa, si è vista una squadra scesa in campo con grinta e determinazione pur sapendo che non sarebbe stato obiettivamente possibile ottenere un risultato positivo e che, per tutto il primo tempo, ha saputo tenere testa ai più quotati avversari, che non si è scoraggiata dopo aver subito tre mete nel primo tempo e, nel giro di cinque minuti, ha realizzato due entusiasmanti mete su rolling maul, due belle azioni ma, anche, due belle lezioni ai più fisici avversari e ottimo esempio di coraggio e voglia di dimostarre di non essere inferiori nella forza e nella tecnica.

 

Nonostante tutto e tutte le difficoltà, questa è stata una Squadra. Alcuni di loro, sicuramente, nel rugby "dei grandi" avranno la possibilità di mostrare ancora tutte le capacità e il carattere che hanno già messo in evidenza. E' stata una Squadra anche perché nessuno ha peccato di individualismo, ciascuno ha giocato per la maglia e per i compagni. E' stata una Squadra perché ha avuto dalla sua parte un coach che sempre ha saputo motivare gli atleti ed energicamente guidarli in tutti i difficili momenti della stagione, sempre attento e presente con consigli e stimoli. Bisogna dunque ringraziare Diego, che ha dedicato all'U18 il suo tempo, le sue competenze e la sua passione per tenere insieme un gruppo che avrebbe potuto demoralizzarsi facilmente in tante circostanze ma che, invece, fino all'ultima gara è sceso in campo determinato e unito per affrontare ogni avversario a viso aperto.

PDP

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