Calcio giovanile - 24 aprile 2018, 01:51

Gabriele Gervasi spicca il volo verso la Cina: "Pronto per questa esperienza"

L'ex allenatore di Ceriale e Genoa, assistito dalla BSM di Baronchelli, Stuto e Marraffa, da oggi è ufficialmente il tecnico del settore giovanile dello Jangsu, squadra del gruppo Suning

Gabriele Gervasi con la moglie Vera

Gabriele Gervasi con la moglie Vera

Gabriele Gervasi, classe 1980, già allenatore del Ceriale e negli ultimi 5 anni tecnico delle giovanili del Genoa, spicca il volo verso la Cina, dove allenerà nel settore giovanile dello Jangsu, società del gruppo Suning, militante nella massima serie cinese. Raggiungiamo Gabriele mentre è in viaggio verso la Cina, ci risponde infatti dall'aeroporto di Hong Kong.

Gabriele, raccontaci la tua carriera:

“Ho cominciato nel Cisano, che poi diventò Ceriale, insieme con mister Davide Brunello e Nicola Rossi, che sono le due persone che mi hanno appassionato a questo ruolo, oggi miei soci al Centro Sportivo Futura Calcio di Albenga ora gestito da mio fratello Giampaolo. Ho allenato per 4 anni il Ceriale vincendo il campionato di Prima Categoria e facendo 3 anni di Promozione, raggiungendo i playoff per l'Eccellenza da neopromossi. Vista l'affiliazione fra Ceriale e Genoa, sono passato in rossoblù grazie a Michele Sbravati. Il primo anno ho fatto da assistente a Stefano Bettella nella leva 2000, quella dei Giovanissimi Under 14. Poi ho fatto l'allenatore dei 2001 per due anni, era la leva di Pellegri, Salcedo, Serpe, Russo e Gasco, una leva molto forte, con cui siamo arrivati primi nel girone Nord, raggiungendo la semifinale per il titolo italiano. Anno scorso ho guidato i 2002, quest'anno i 2003, avendo come collaboratori principali Rocco Orlando, Armando Ferroni e Massimo Sisinni, e come team manager Francesco Perasso, che mi ha seguito in tutti questi anni”.

Andrai (anzi stai andando) allo Jangsu Suning. Raccontaci come è nata questa opportunità, cosa andrai a fare e cosa ti aspetti da questa avventura..

“Sono a Hong Kong, in viaggio. Questa opportunità è nata tramite la BSM, sapevano che avrei voluto tentare una esperienza all'estero, il curriculum è piaciuto, la trattativa è stata veloce. Avrei dovuto attendere il 17 giugno, data in cui il Genoa finiva la stagione, ma grazie al dg Perinetti, al ds Donatelli e al responsabile del settore giovanile Sbravati siamo arrivati a una mediazione per partire il 22 aprile, data dell'ultima partita del girone purtroppo persa ieri contro la Fiorentina. Siamo comunque arrivati terzi dietro a Juve e Sassuolo, ora la squadra passa a Massimo Sisinni e farà i playoff nazionali contro l'Udinese il 6 maggio. Colgo l'occasione per augurare a Sisinni e ai ragazzi un finale ricco di soddisfazioni. Ora mi attende il Gruppo Suning, un punto di svolta importantissimo per me, il calcio cinese è in forte crescita e io cercherò di dare una mano al loro settore giovanile”.

Cosa ti ha lasciato l'esperienza al Genoa e cosa ricordi della tua esperienza nei dilettanti in Liguria?

“Al Genoa ho allenato giocatori che hanno già esordito in serie A (vedi Salcedo e Pellegri) avendo la possibilità di confrontarmi con grandi prof come Chiappino, Oneto, Brunello, è nata una bella amicizia con Carlo Sabatini mister della Primavera, ho avuto un confronto quotidiano con Sbravati, che mi ha insegnato a seguire i profili dei giocatori di prospettiva, con mister Bianchi e il prof. Calligaris ho tessuto una rete di rapporti umani importanti. Ceriale ce l'ho sempre nel cuore, sono tutti come parenti stretti per me, c'è mio fratello che gioca ancora, spero si salvino presto, c'è la signora Caterina Sciglitano che per me è una seconda mamma, il vero deus ex machina del Ceriale. Nei dilettanti ho affinato la mia capacità di adattarmi alle situazioni”.

Raccontaci che tipo di allenatore sei, quali sono le tue idee, le tue metodologie di lavoro. Ti aspettiamo di nuovo in Italia o pensi l'esperienza in Cina possa durare a lungo?

“Ho fatto tantissime esperienze, al Genoa ho potuto collaborare con grandi professionisti. Mi definisco un pragmatico, un mister che sa adattarsi ai propri giocatori, a cui dà principi di gioco propositivi. La mia metodologia si rifa alla periodizzazione tattica secondo le linee guida del professor Capanna, con Marco Oneto ho approfondito gli studi sulle neuroscienze, grazie anche al prof. Francesco Benso. La mia idea è di lavorare con la palla, stare sempre vicino alla realtà del gioco, organizzare il più possibile partite a tema, creando in allenamento le condizioni più simili alla domenica. Spero che la mia esperienza in Cina possa durare almeno un po', la scelta con la mia famiglia è stata fatta non per stare qualche mese, ma almeno 2-3 anni. Vedremo con mia moglie Vera che è qui con me come mi ambienterò, cercherò di adattarmi alla loro cultura e alle loro esigenze. Sicuramente ho voglia di tornare in Italia ma sono aperto a tutto. Dico un arrivederci al Genoa, ho tanta voglia di tornare a casa ma solo quando sarà il momento, prima vorrei crescere professionalmente, umanamente e culturalmente”.

Due parole sulla BSM di Marraffa & C., so che sei assistito da loro...

“Sono ragazzi giovani e in gamba, che hanno voglia, sono contento della collaborazione con loro, mi hanno dato una mano per affrontare questa esperienza importantissima, sono persone che si occupano prima dell'uomo poi del giocatore, sono ragazzi con valori umani, voglia di fare, e molti contatti, auguro loro un percorso florido per la loro attività. Ringrazio infine anche Sergio Soldano grazie al quale ho già fatto due esperienze all'estero, in Canada nel 2006, a Malta nel 2012, con due stage internazionali che mi hanno aperto la mente”.

PDP

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