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Promozione | 17 maggio 2018, 15:50

Fabio Moretti, la rivelazione del calcio ligure: "Vorrei fare come Chiellini, laurearmi e giocare in Serie A"

Il giovane terzino sinistro della Cairese, classe 2000, è stato il giocatore più votato dai mister nel Top 11 di Promozione A. Dimostra una maturità non comune per i suoi 18 anni: "Voglio studiare al Politecnico di Torino, ma mi piacerebbe anche giocare ad alti livelli. In campo devo diventare più "figlio di puttana".

Fabio Moretti, la rivelazione del calcio ligure: "Vorrei fare come Chiellini, laurearmi e giocare in Serie A"

Fabio Moretti è il vero “crack” della stagione calcistica ligure. Classe 2000, è nato il 15 marzo, è stato il giocatore più votato in assoluto dai mister di Promozione A nel top 11 del girone (13 voti su 16).

“Sicuramente significa che ho fatto bene, sia in prima squadra quest'anno a Cairo che a Pallare l'anno scorso. Sono onorato di aver ricevuto questo riconoscimento”.

Nato il 15 marzo 2000, ha iniziato a giocare come centrocampista, ma oggi è diventato forse il miglior esterno sinistro della Liguria.

“Ho iniziato nella Cairese da bambino fino ai 14 anni, poi ho fatto due anni a Savona nei giovanissimi e negli allievi, non so perchè non mi hanno tenuto bisognerebbe chiederlo a loro... Sono tornato alla Cairese, ma l'anno scorso forse non mi ritenevano pronto, e sono andato a farmi le ossa a Pallare. E' stato un anno positivo dove ho imparato a giocare coi grandi, in un ambiente familiare, è stato facile inserirsi, e siamo riusciti a salvarci”.

L'anno scorso 27 presenze e 1 gol a Pallare, quest'anno 26 presenze e 3 gol a Cairo:

“Ritornare a Cairo era il mio obiettivo, giocare per la squadra della mia città è molto gratificante”.

Ti sei posto un obiettivo ulteriore?

“Arrivare nei professionisti è il sogno di tutti noi giovani, ma il prossimo anno ho la maturità al Liceo Scientifico, prima voglio finire gli studi. Quando sarà il momento di scegliere l'Università vedremo cosa fare, io vorrei laurearmi e cercare di conciliare le due cose, lo studio con il calcio, vorrei studiare ingegneria al Politecnico di Torino”.

Preferisci sfondare nella vita o nel calcio?

“Dipende da che livelli raggiungi nel calcio, magari per una serie A o serie B potrei anche mettere in secondo piano gli studi, o magari fare come Chiellini che è riuscito a laurearsi, sarebbe il massimo”.

Il tuo ruolo preciso?

“Sono stato adattato a terzino sinistro, ma nasco come centrocampista centrale. L'esterno non è il mio ruolo prediletto, ma per la squadra mi adatto. Credo che la tecnica, la corsa, la visione di gioco, la capacità di inserimento nelle azioni offensive siano le mie qualità migliori. Mi piace molto attaccare”.

Sei più bravo a difendere o attaccare?

“Credo di essere più bravo ad attaccare, ma anche fare il terzino non mi dispiace”.

Il mister ha detto che devi essere più “figlio di puttana”...

“Ha ragione, devo acquisire malizia, sono ancora troppo bambino, ma i vecchietti mi stanno insegnando molto, specie Di Leo, mio compagno di reparto, con Bresci e Olivieri”.

Parlaci di Matteo Solari:

“I numeri parlano per lui, è un grande motivatore che non guarda in faccia a nessuno, pretende rispetto e serietà da tutti. Lo conoscevo già, e so che voleva a tutti i costi che giocassi con lui a Cairo, anzi voleva tenermi con lui l'anno scorso con gli Allievi prima che mi mandassero a Pallare”.

In Eccellenza cosa ti aspetti?

“Punteremo a vincere anche l'anno prossimo ma sarà un campionato tosto con Vado, Imperia e Genova”.

Hai un idolo?

“Del Piero, da juventino, ma per qualità nel mio ruolo dico Marcelo. Chiellini è il migliore al mondo con Sergio Ramos in marcatura, anche se la tecnica non è il suo forte, però si è laureato e gioca in serie A e quindi per questo è sicuramente un modello da seguire”.

PDP

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