Prima categoria - 28 maggio 2018, 00:03

Alessandro Savona: "Chi vince festeggia, chi perde spiega. Questa volta è toccato a noi spiegare..."

Il capitano della Burlando ci racconta a modo suo tutte le emozioni del prima, durante e dopopartita con la Dianese. Con un'immagine che parla chiaro, quella della sua gamba tumefatta.. E ci spiega perchè....

Alessandro Savona: "Chi vince festeggia, chi perde spiega. Questa volta è toccato a noi spiegare..."

Alessandro Savona, capitano della Burlando, interviene indirettamente nella polemica fra Silvio Canepa e Enrico Sardo raccontando la sua "versione dei fatti" dopo il playoff perso contro la Dianese, allegando anche la foto della sua gamba...

"Questo colpo l’ho dato io e sono riuscito a infortunarmi :-)  e spero di non aver fatto male al mio avversario... 2 cm ed era tibia piena, ed ho una gamba tumefatta, l’ho chiusa in lacrime da solo in panchina.... Ma non fa niente, volevo vendicare la squadra, una tigre ferita che è stata falcidiata con interventi al limite del regolamento, ma è anche vero che nel calcio prima la si dà prima si sta meglio, quello non è calcio  spettacolo, lo spettacolo l’abbiamo fatto con il fraseggio Savona-Russotti-Cimieri-Barbera-Russotti-Rotela, con la palla finita alta fuori di poco. Ma fa parte dell’esperienza, quell’esperienza che ci è mancata perché mediamente eravamo molto più giovani ....

ODIO QUANDO I MIEI COMPAGNI VENGONO PICCHIATI

Odio quando i miei vengono picchiati, rispondo  a mio modo, probabilmente sbagliato altrimenti non sarei qua con il ghiaccio a non poter camminare però vi dico che siamo stati grandi e il motivo l’ho spiegato venerdì sera alla squadra in maniera rigorosamente privata. Chi vince festeggia e chi perde spiega, recitavamo l’anno scorso, oggi l’hanno messo in pratica loro quindi siamo obbligati a dire bravi e a stringere la mano.

ORGOGLIOSO DI AVER FATTO PARTE DI QUESTO GRUPPO

La Burlando non era mai stata promossa direttamente in Prima Categoria e la sua permanenza non è durata più di un anno, abbiamo già fatto un record. Traghettandolo alle porte del suo 60° compleanno nel migliore dei modi e sono orgoglioso di aver fatto parte di questo cammino. Con i ragazzi coinvolti nello scambio delle ultime ore credo di essere sempre andato a fare i complimenti a ognuno di loro, possono tranquillamente confermarlo così come, in riferimento al post partita della vittoria di sabato scorso, sono andato a tirare su e consolare Napello in lacrime a centrocampo e in completa solitudine quando i miei compagni stavano già festeggiando nello spogliatoio così come mi sono sincerato delle condizioni di Mincolelli con il quale ho avuto uno scontro nel quale lui ha avuto la peggio ...

VI RACCONTO LA MIA VISIONE DELLO SPORT

Questa è la mia visione di sport e tutti questi scambi fanno parte di un lavoro eccelso di testate come Settimana Sport che ci permettono di tradurre in parole le proprie emozioni, i propri nervosismi, le proprie ambizioni, i propri sfoghi proprio come il mio, ma quello che conta rimarrà sempre il rettangolo di gioco e quei 90 minuti. Ci manca una partita e abbiamo l’obbligo di onorarla a prescindere da quello che verrà..."

PDP

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