Promozione - 30 maggio 2018, 12:29

Saverio Di Carlo: "Grazie ai mister che mi hanno votato nel Top 11 e ai miei compagni di reparto"

Il centrale del Rivasamba ammette: "Quest'anno siamo stati troppo presuntuosi e l'abbiamo pagata cara"

Saverio Di Carlo: "Grazie ai mister che mi hanno votato nel Top 11 e ai miei compagni di reparto"

Saverio Di Carlo: innanzitutto un commento al tuo inserimento nel top 11... un premio a un'annata importante personalmente, forse un po' meno per la squadra che era stata costruita per vincere....

Per questo devo ringraziare quelli che mi hanno votato ed i miei compagni di reparto che sono stati al mio pari quest anno riuscendo a fare la miglior difesa del campionato. La squadra era costruita si per vincere ma non sempre i campionati si vincono sulla carta, anzi, e noi quest anno abbiamo pagato la convinzione e a volte la presunzione di essere più bravi degli altri cosa che poi non si è verificata visto come è finita.

Ha vinto il Baiardo alla fine, però le prime 4 si equivalevano... un tuo commento?

Il Baiardo è stata la squadra più brava a sfruttare tutte le opportunità e la squadra con le individualità che hanno fatto più la differenza in questo torneo, l'Atlethic la squadra molto più simile al Baiardo ma a cui forse è mancata la ciliegina sulla torta, il Golfo la squadra più preparata sia a livello fisico che tattico che seguiva alla lettera le istruzioni del mister e poi noi che dovevamo fare qualcosa in più contro queste squadre per vincere il campionato...

Un passo indietro alla tua carriera... i momenti più belli a Lavagna? Comunque hai sempre a giocato a Levante, dove ormai sei di casa...

Lavagna è stato una grandissima scuola per me, il momento più bello la salvezza contro la Narnese ai playout di ritorno dopo aver perso l'andata per 2-0 là al ritorno abbiamo ribaltato il risultato mantenendo la categoria, abbiamo fatto i playoff con Mister Maselli, conservo un ottimo ricordo della mia avventura calcistica a Lavagna. 

Dicci l'allenatore più importante della tua carriera.... il compagno a cui sei rimasto più legato.... il compagno di squadra più forte con cui hai giocato.... il tuo idolo nei professionisti....

I mister che ho avuto sono stati tanti da Celestini che ha creduto in me fin dal primo giorno arrivato a Lavagna a mister Maselli da Del Nero a Camisa. Celestini mi ha avviato nel calcio semiprofessionistico quindi gli devo molto ma Del Nero l'anno a Rapallo mi ha fatto credere veramente di essere bravo. Il compagno di squadra con cui ho legato più di tutti è Giacomo Nicolini che racconta sempre di avermi coinvolto in una prima trasferta in mezzo ai grandi, il compagno di squadra più forte io dico Nicoló Bertorello che se avesse avuto un po’ più di voglia sarebbe stato un giocatore professionista senza dubbio. Il mio idolo è stato Fabio Cannavaro, ma oggi devo dire che Sergio Ramos fa paura.

Anno prossimo cosa farai?

Per l'anno prossimo non ho ancora parlato con nessuno e per ora non lo farò. Ora vado in ferie con la mia famiglia e quando torno forse ci penserò. Volevo fare un ringraziamento pubblico ad una persona importante per il via del mio ciclo calcistico, grazie a Rocco A.

PDP

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