Matteo Matarozzo, difensore centrale classe 1989, lascia il Borzoli e si rimette sul mercato.
"Avevo lasciato Busalla in un momento particolare della mia vita professionale, per impegni di lavoro dovevo fare Chiavari-Busalla ogni giorno e non riuscivo più ad essere sul pezzo. A Borzoli poi è stata una stagione particolare, sono sceso di categoria, siamo arrivati io, Grassi e Orero con la squadra a 9 punti e poi ci siamo salvati, un esito positivo, una scelta rifarei".
Adesso però è il momento di cambiare:
"Non ne faccio una questione di categoria, ma di progetto, allenatore, serietà, stimoli, sono sceso da quarto in eccellenza a penultimo in Promozione, quindi per me non è un problema la categoria. Io sono di Molassana ma sto cercando a casa ad Arenzano, quindi chiaro che una squadra in zona Ponente non sarebbe male".
Classe 89, hai giocato fra le altre a Sestri, Riva, Genovese, Rapallo, Molassana, Castelletto, Derthona: sei contento della tua carriera?
"Si, direi di si, i più bei ricordi sono la promozione con il Busalla in Eccellenza, e la successiva salvezza ai playout".
Il mister migliore?
"L'allenatore che mi ha insegnato di più è stato Luca Chiappino al Genoa, di un altro pianeta"
I compagni a cui sei più legato?
"Alessandro Rizzo e Edo Albrieux, avuti a Busalla".
Il giocatore più forte con cui hai giocato?
"I compagni più forte sono stati Fabio Bottaro e Jhonny D'Asaro, unici dentro e fuori da campo, ma lo stesso Edo Albrieux è un giocatore incredibile, anche lui dentro e fuori dal campo...."