Seconda categoria - 25 giugno 2018, 17:23

La scomparsa di Bruno D'Imporzano: il ricordo di Rudy Traverso

Insieme erano il Merlino e hanno tenuto alto per anni il nome della società arancione: "Fino a che non ce l'ha più fatta e si è ritirato nella sua solitudine... Dopo l'ultimo ictus non ha voluto farsi curare..."

Rudy Traverso, con Bruno D'Imporzano ha passato moltissimi anni insieme al Merlino

Rudy Traverso, con Bruno D'Imporzano ha passato moltissimi anni insieme al Merlino

Rudy Traverso, storico allenatore del Merlino, e ancora oggi responsabile della scuola calcio degli arancioni, ricorda cosi la figura di Bruno D'Imporzano, che ci ha lasciato nella notte:

"Era stato costretto da una serie di acciacchi fisici a lasciare il calcio e quasi ogni altra attività sociale, aveva grande paura della solitudine e io gli sono sempre stato vicino. Al Merlino io ero allenatore e lui presidente, siamo stati per anni insieme e abbiamo continuato il rapporto anche dopo la fine della squadra, abbiamo passato tante avventure insieme. Quando abbiamo rinunciato alla prima squadra, lo abbiamo fatto perchè Bruno non ce la faceva più, non riusciva più a camminare. Aveva cercato di circondarsi di qualcuno al Circolo Merlino 8 Marzo, qualcuno che lo potesse aiutare, che gli facesse compagnia... Ma peggiorava sempre di più, sostenere la società era diventato un impegno economico sempre più gravoso, dopo aver speso 70 mila euro per il campetto, non c'erano più soldi per la prima squadra pur non pagando giocatori. Bruno si limitava ad andare al Circolo a fare colazione, poi tornava a casa, ritornava al Circolo al pomeriggio, io cercavo di convincerlo a tornare alla Scuola Calcio, ma lui era depresso da varie esperienze e disavventure fisiche. Bruno era fra le persone più intelligenti che io abbia mai conosciuto, una persona molto positiva finchè è stato bene. Poi si è sempre chiuso in se stesso nonostante io lo stimolassi parecchio, recentemente aveva conosciuto persone di colore che gli sono stati vicino fino alla fine, lo accudivano e non lo facevano sentire solo. Bruno ha perso i genitori da giovane, economicamente stava bene, era solo come un cane, ma è sempre stato misogino, preferito rimanere da solo, ed era veramente da solo. Purtroppo la discesa è stata sempre più rapida verso l'addio. Dopo l'ictus di 15 giorni fa non ha voluto farsi operare, aveva firmato per uscire dall'ospedale, si è di nuovo sentito male stanotte, è stato ricoverato di nuovo a Villa Scassi, lo hanno operato e l'intervento andato bene, ma questa mattina un infarto lo ha portato via..."

PDP

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