Serie A - 25 giugno 2018, 15:13

Sampdoria: la presentazione di Walter Sabatini

Sampdoria: la presentazione di Walter Sabatini

Walter Sabatini. Il nuovo responsabile dell’area tecnica della Sampdoria è stato presentato oggi in conferenza stampa dal presidente Massimo Ferrero, che ha detto: «Sono qui con grande orgoglio, Walter Sabatini è un grande direttore sportivo e io ho la fortuna di poterlo regalare alla Sampdoria.  Sarà per noi un valore aggiunto».

Lo stesso Sabatini ha poi spiegato: «È stato bello poter scegliere di venire alla Sampdoria. Mi dà due opportunità: la prima è tornare a frequentare la mia utopia calcistica. È una cosa che facevo al Palermo, riguarda un modo di essere, di pensare di pormi davanti al calcio. Sette anni fa, ho contratto un debito con la Sampdoria che non ho risolto nella mia psiche: avevo fatto un accordo con Riccardo Garrone, accordo al quale ho dovuto venire meno. Oggi saldo questo debito, e per questo ringrazio tutto l’entourage blucerchiato per avermi voluto quiL’utopia calcistica non vi deve allarmare, io credo che quando si lavora per una azienda che è inferiore alle altre, io coltivo l’ambizione di pensare di essere la Juventus, la Roma, l’Inter: non voglio considerare la Sampdoria subalterna a queste altre realtà. Io vivo di questo stato d’animo, di mettermi in discussione, di forgiare. Se non ho questo stimolo mi annoio, non potevo coltivare l’utopia alla Roma e all’Inter, che presupponevano una parità conclamata, qui invece posso coltivare e elaborare una strategia forte per essere sempre competitivi.. Penso che Giampaolo sia il valore aggiunto di questa società, é un' eccezionale dal punto di vista metodologico, lo considero molto vicino alla perfezione: uno dei migliori di Europa. Domani ci incontreremo a Milano, assieme a Carlo Osti, e finalmente lavoreremo assieme». Poi prosegue: «Ho firmato per un solo anno perché è una mia abitudine, odio i contratti lunghi, con Ferrero c’è stima e non c’è bisogno di un contratto lungo. Se sarò l’uomo giusto sarà il Presidente Ferrero a dirmi di restare per altri anni: non mi piacciono le battaglie legali, non mi piace impegnare la società con un contratto ingombrante. Se le cose andranno come penso non ci saranno problemi».

PDP

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