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Calcio | 16 luglio 2018, 16:07

La nuova avventura di Mario Ponti

"Tabarez mi ha insegnato tanto: non mollo e farò l'osservatore per il Genoa"

La nuova avventura di Mario Ponti

Mario Ponti non molla. L'ex allenatore e ds dell'Olimpic, nonche ex giocatore del Genoa e della Voltrese, dopo un periodo di distacco dal mondo del calcio, in cui ne ha approfittato anche per sposarsi, rientra in grande stile e lo fa diventando osservatore per il Genoa.

"Sono felice di questa opportunità che mi ha dato Michele Sbravati, con cui avevamo giocato insieme - racconta Mario Ponti- io avevo lasciato il calcio dei "grandi" con cui non voglio più avere niente a che fare, ma ho accettato ben volentieri di rimettermi in gioco seguendo i campionati giovanili per segnalare giovani promesse al Genoa. Seguirò dal vivo i campionati Giovanissimi e Allievi della Liguria, andando a vedere partite nel week end, lavorerò anche da casa seguendo alcune partite in tv, e alla domenica andrò a vedere il mio Genoa".

Mario Ponti oramai ha chiuso con un certo tipo di calcio:

"Il calcio dilettanti è stato la mia vita per parecchi anni, ma ormai non è più il "mio" calcio, ci sono troppe cose che non mi piacciono. E ci tengo a dire che non ho lasciato perchè non ce la facevo più fisicamente, vista la mia malattia, ma perchè non mi trovavo più a mio agio in questo mondo. Tornerò a seguire i giovani, e lo farò per il mio Genoa".

Ponti insiste su un concetto affrontato ieri da Cristiano Francomacaro nella nostra intervista:

"Vorrei vedere giocare più a calcio i bambini. Sono d'accordo con Francomacaro, dovremmo tornare alle "piazzette" di una volta, dove i bambini imparavano la tecnica sulla strada..."

Infine, Mario si rifà alla condizione di Oscar Tabarez, il tecnico dell'Uruguay, che nonostante una malattia simile a quella di Ponti, non ha mollato ed è addirittura andato in panchina ai Mondiali:

"Oscar Washington Tabarez è l'esempio di come la forza di volontà sia più forte di tutto e di tutti. Va detto che la sua malattia, la Sindrome di Guillain Barrè, colpisce il sistema neurovegetativo degli arti motori, ma ha dei margini di guarigione. In ogni caso poteva essere una situazione limitante per lui, che invece, prima sulla sedia a rotelle con il motore, poi con le stampelle, non si è perso d'animo e ha continuato ad allenare. Credo che Tabarez sia un esempio da seguire per tutti, anche per me..."

PDP

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