INDAGINE SUI SETTORI GIOVANILI / Guido Poggi: "Ci sono un po' di cose da cambiare"

Dopo alcune segnalazioni da parte di società che hanno richiesto maggior trasparenza sulla composizione dei gironi regionali di Giovanissimi e Allievi, abbiamo fatto un giro di telefonate aprendo il dibattito fra i principali responsabili ed esperti dei settori giovanili.

Apriamo il dibattito con Guido Poggi, massimo esperto in materia, oggi tecnico del Bogliasco ma per anni responsabile del settore giovanile del Baiardo.

Non discuto i principi o i criteri di ammissione e di composizione dei campionati regionali, ma vorrei che fossero chiari e resi pubblici. Io non ho mai visto purtroppo pubblicate le graduatorie e i criteri per formare i gironi. Ci sono poi alcune cose da rivedere. Penso ad esempio alla Genova Calcio che ha vinto il titolo dei 2003 l'anno scorso ma non è stata ammessa quest'anno perchè si è qualificata quarta nel girone, e vengono ammesse solo le prime tre. Mi pare assurdo. Sul comunicato poi vengono scritte tante notizie, alcune anche ripetute più volte, ma non ci sono i criteri. I criteri vanno pubblicati, e questi criteri vanno mantenuti nel tempo. Ricordo un anno quando il Baiardo con la Juniores regionale beneficiò di un cambiamento in corsa: da regolamento le ultime due dovevano retrocedere, il Baiardo era penultimo, ma il regolamento venne cambiato in corsa annullando le retrocessioni. Io credo che la Federazione metta un grande impegno in una situazione di difficoltà, specie sulla ricostruzione dei campi, un grandissimo impegno, ma qualche piccolo dettaglio andrebbe curato maggiormente...

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Abolirei tutti gli open day dal 1 luglio al 15 settembre, perchè sono tutti finalizzati a rubare giocatori alle altre squadre. Il 30 giugno i ragazzi sono liberi, pertanto gli open day vanno fatti prima di quella data, con i nulla osta delle società di appartenenza.

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Bisognerebbe abolire lo sciacallaggio sulle trattative per i ragazzi da marzo ad aprile, dare una lunga squalifica a chi lo fa.

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Ci sono poi altre cose dove intervenire: se una leva subisce una grossa penalità in Coppa Disciplina, oggi succede che l'anno successivo la pena ricada sulla leva successiva. Invece la sanzione dovrebbe ricadere proprio sulla leva in questione che evidentemente l'anno dopo gioca in un'altra categoria.

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Infine, i premi di preparazione: se ogni anno ci fossero 200 euro penalità per chi “ruba” giocatori da una società all'altra, forse certe situazioni non accadrebbero. Altrimenti, a questo punto tanto vale si tornare alla firma del vincolo a 14 anni...