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Serie C | 13 settembre 2018, 16:16

Fabio Fossati: "Siamo pronti e orgogliosi del lavoro fatto fin qui. Un capolavoro"

Lunga intervista al tecnico dell'Albissola, che nel 2005 iniziava il suo percorso con il Borgorosso in Seconda Categoria e oggi si appresta all'esordio in C contro squadre come Piacenza, Pisa, Siena e Novara.

Fabio Fossati con Patrick Vieira

Fabio Fossati con Patrick Vieira

C'era una volta la stagione 2005/2006. Alla prima giornata di campionato, il Borgorosso di Fabio Fosssati incontra il Cus Genova ad Arenzano. Finisce 3-2 (doppietta di Pasini, reti di Volpe, Santeusanio e Cangini). A fine campionato il Borgorosso trionfa con ben 17 punti di vantaggio sulla seconda, l'Avvisatore Marittimo.

Stagione 2018/2019. L'Albissola e Fabio Fossati esordiscono in Serie C, contro l'Olbia. In un girone dove ci sono Pisa, Piacenza, Siena, società che hanno fatto la Serie A.

“È stata lunga da quell'esordio in Seconda ad oggi – ricorda Fabio Fossati- ricordo che la favorita era l'Avvisatore Marittimo, ma vincemmo noi. I nostri avversari erano Pra 96, San Desiderio, Via Rolando, La Zagara...”

Oggi invece hai pure la Juventus nel girone. Quel giorno potevi pensare che 13 anni dopo avresti esordito nei professionisti?

“No, quel giorno no.... Poi strada facendo ho inanellato una serie di campionati vinti, portando l'Arenzano fino alla D e un pensierino ho cominciato a farcelo, ma è stato in ogni caso un percorso lungo”.

Un percorso che ha avuto i suoi ostacoli, le sue battute d'arresto, le sue difficoltà:

“Per tanti anni, anche quando sono arrivato in D, non sono partito dall'inizio, in altre occasioni sono accadute cose particolari. Ad Asti va via Turello dopo 24 anni di presidenza, e i nuovi arrivati portano un nuovo allenatore. Per 2 volte di fila a Sestri Levante alcuni dirigenti la vedevano diversamente da me, nonostante una seconda salvezza strepitosa, Arioni dopo 15 anni cede, arriva Risaliti che nonostante mi conosca vuole portare aria nuova. Con l'Argentina dopo un mese di allenamenti le nostre strade si allontanano. Ad Acqui si scopre che l'iscrizione al campionato non è regolare. Insomma ne ho passate...”

Una gavetta, che, oggi, si può dire sia servita a qualcosa:

“Già, sono ripartito dopo un po' di anni di Albissola, e posso dire di aver fatto un capolavoro. La scorsa stagione per me è stata quella del riscatto, il mio Karma 2017-2018 lo porterò per sempre con me, coi nomi di giocatori e avversari, coi due derby vinti con Savona e Sanremese, con stadi importanti... Partiti per una salvezza tranquilla, dopo un girone di andata in linea con le attese, abbiamo fatto un ritorno con il doppio dei punti (23/46)...”

Quest'anno parte con obiettivi diversi, almeno sulla carta...

“Ogni annata ha la sua storia, oggettivamente siamo pronti a un'annata difficile, ma ci stiamo preparando”.

I primi risultati in Coppa sono stati incoraggianti:

“Il Cuneo era partito in ritardo, non era ancora pronto e noi siamo stati bravi, con la Juventus under 23 (qui sotto la foto con mister Zironelli), siamo riusciti a contenere una squadra di grande livello. Abbiamo avuto anche battute di arresto, come a Vercelli, dove abbiamo preso una bella lezione”.

E ora, finalmente, si comincia:

“In 15 giorni avremo 4 partite, stiamo cercando di programmare un lavoro che ci porterà da Olbia a Novara, da Pontedera alla Pro Vercelli”.

L'Albissola, che in una settimana “normale” lavora dal martedi al sabato, allenandosi al mattino, con la doppia seduta al mercoledi (o al martedi) ha inserito due figure nuove nello staff:

“Di Latte è una figura più tecnica, Segale segue più la parte atletica. Si aggiungono a Ghiraldelli, Mercurio e Gerundo che erano già con me l'anno scorso. Amedeo si è integrato benissimo, è una persona squisita, lavora molto bene. Prima di iniziare lavorare in un certo modo c'è bisogno di conoscersi bene, verrà il momento dove suddivideremo lavoro, pero ora lo facciamo assieme. In futuro ci divideremo in due gruppi, finora abbiamo sempre preparato assieme le partite, tagliando i video che abbiamo proposto alla squadra. Siamo cresciuti molto, siamo migliorati, c'era bisogno di qualcuno in più nello staff”.

Come avete lavorato sullo scouting quest'estate? E come lavorate oggi sullo studio degli avversari?

“Prima di tutto abbiamo fatto un lavoro con il ds Mussi (insieme nella foto sopra) fatto di due mesi di scandagliamento del mercato. Partendo dai giocatori della zona come Damonte, Albertoni, Balestrero, e da quelli che già avevamo come Sancinito, Gargiulo, Raja, Calcagno, Gulli, Bennati e Durante, abbiamo poi proseguito a lavorare sui punti scoperti, abbiamo visto tanti profili. Terminato il mercato, sono andato a vedermi le partite di Coppa di Serie c, sono andato a vedere Cuneo -Juventus U23. Per il resto, lavoriamo molto sui filmati delle squadre avversarie...”

A cominciare dall'Olbia, il primo avversario stagionale in campionato:

“Conosco l'Olbia, giocano con il 4-3-1-2, davanti hanno Ragatzu, ex Cagliari, in mezzo 7/8 elementi importanti per la C. Ragatzu fa la seconda punta, vicino a lui gioca Ceter, di proprietà del Cagliari, un attaccante molto fisico. In mezzo ha un play molto tecnico, due mezzali che giocano col piede invertito, una difesa a 4 robusta, con due centrali accoppiati molto bene”.

Esordio a Chiavari, che per ora sarà la vostra casa:

“Sono contentissimo di essere chiavari, uno stadio stupendo, sarà molto bello giocare li”.

Partire con un avversario come l'Olbia ti fa stare più sereno?

“Parliamo chiaro, per l'Albissola sono tutti avversari di caratura superiore, almeno sulla carta. Tutti vanno rispettati ma dobbiamo cercare di batterli. Teniamo conto che noi abbiamo solo 4-5 giocatori di categoria, il resto è un gruppo giovane, abbiamo un giocatore bravissimo come Sancinito che non ha mai fatto la categoria, Gargiulo l'ha fatta per sei mesi. Abbiamo una batteria di giovani che vengono dai campionati Primavera, Bezziccheri ha 15 presenze con la Reggina, Russo viene dalla Primavera del Napoli, Oprut, Sibilia e Gibilterra dal Genoa, Oliana e Piccardo dalla Sampdoria. Damonte, Nossa, Rossini, Albertoni, Martignago, Cais hanno già diverse stagioni in C, Balestrero ha fatto 1 anno a Monopoli, Gargiulo 6 mesi a Mantova... Poi abbiamo una folta batteria di giovani 2000 1999 e 1998 che hanno grandi qualità ma si devono misurare col calcio dei grandi.... E potrebbero un giorno essere dei profili importanti in categoria ma lo scopriremo cammin facendo".

Tanti esordienti, a partire dall'allenatore...

“Un allenatore come me che non ha mai fatto la categoria, ma se l'è guadagnata sul campo, campionato dopo campionato. Quest'anno per noi sarà un'esperienza importante per tutti, dallo staff alla società. Acquisiremo informazioni, esperienza, dovremo immagazzinare dati, ma tutto questo non ci spaventa”.

In poche parole, come ti senti a pochi giorni dall'esordio nei Prof?

“Sono orgoglioso del lavoro che sto facendo, del percorso che ho fatto, sto costruendo intorno a me un gruppo molto valido dal punto di vista tecnico. Poi saranno la partita, il risultato a fare la differenza. Ma intanto c'è la voglia, l'ambizione di crescere, di migliorare il modo di pensare e di fare. Credo che fra qualche mese sarò un allenatore migliore, più preparato, più completo. Dovremo essere bravi a non fermarci e a trovare nuove idee”.

Paolo Dellepiane

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