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Promozione | 28 settembre 2018, 19:56

Canaletto e impianto sportivo “La Pianta” insieme per un grande campionato di Promozione

Canaletto e impianto sportivo “La Pianta” insieme per un grande campionato di Promozione

Il Canaletto Sepor e l’impianto sportivo “La Pianta 310” insieme per un grande campionato di Promozione Ligure.

Il titolare del rinomato centro sportivo di via della Pianta, Franco Atzei ha accolto con entusiasmo la proposta dei dirigenti del Canaletto Sepor di apporre il proprio marchio pubblicitario sulle gloriose maglie dei canarini che l’anno scorso si sono laureati campioni regionali del campionato di Prima categoria.

La nuova partnership commerciale è stata ufficializzata in una simpatica serata che si è svolta nel ristorante dell’impianto sportivo dove vi è stata la consegna delle maglie alla Prima squadra gialloblu che ha già iniziato la stagione qualificandosi ai quarti di finale di Coppa Italia dove se la vedrà con il temibile Rivasamba e ottenendo domenica scorsa la prima vittoria in campionato sul campo del Casarza Ligure.

Presenti alla serata oltre a Franco Atzei, il dirigente storico canarino Ugo Questa, il responsabile tecnico Fabrizio Vaccarini, Alberto Baudi, Michela Bianchi, Jacopo Lupi, Paolo Maggiani, Doriano Coselli, gradito ospite Emilio Ardovino e i ragazzi della Prima squadra con in testa il tecnico Clodio Bastianelli: «Sono orgoglioso di abbinare il mio marchio - afferma Franco Atzei - ad una società prestigiosa come il Canaletto Sepor che ha fatto la storia del calcio spezzino e nella quale hanno militato fior di calciatori. Speriamo che questa collaborazione porti fortuna alla squadra dove naturalmente ho molti amici».

Al settimo cielo naturalmente Ugo Questa che negli anni ’60 fu uno dei primi dirigenti del Canaletto con Vittorio Braguzzi e Claudio Cerrone: «Un ambiente veramente bello e accogliente - conferma Questa - l’impianto sportivo della Pianta 310, ben curato da Franco Atzei che ringraziamo e dai suoi collaboratori, dove si possono trascorrere momenti di aggregazione con le varie squadre in serenità. La Sepor Terrestre Marittima è il nostro sponsor istituzionale e principale ormai da tanti anni, ma siamo contenti che altre attività commerciali ci diano una mano nel portare avanti un’attività che coinvolge circa 300 tesserati e per la quale stiamo facendo molti sacrifici. La realizzazione del nuovo tappeto in sintetico del Tanca, ormai in via di conclusione, il tutto a nostre spese, è la dimostrazione di come crediamo da sempre nella valorizzazione del nostro settore giovanile e ci mettiamo la faccia».

Oltre 400 mila euro investiti nella riqualificazione dello storico impianto sportivo “Astorre Tanca” di via Lunigiana. Questo lo sforzo del Canaletto Sepor impegnato in questo ultimo mese, dopo un’estate tribolata a livello burocratico, nel rifacimento del campo sintetico a 11, affidato alla ditta Limonta sport di Cologno al Serio. Completati già la riqualificazione dell’impianto di illuminazione e del manto del campetto a 5, in dirittura, il tappeto di ultima generazione del campo a 11: «La nostra società è il quinto impianto - afferma il presidente Claudio Cerrone - sportivo nella nostra storia che realizza, uno sforzo incredibile per mettere i nostri giovani nelle migliori condizioni di fare calcio. Un’inizio di stagione di sacrificio per gli allenatori, i ragazzi e le famiglie che ringraziamo. Tutto era programmato per iniziare gli allenamenti il 6 agosto con la struttura completata, ma come succede di frequente in Italia inaspettati guazzabugli burocratici non dipendenti dalla nostra volontà, ci hanno costretti a compromettere questo inizio di stagione. Ora per gli allenamenti - continua il presidente - siamo in grande difficoltà, abbiamo chiesto aiuto a tutti, qualcuno ci è venuto incontro, ma ci tengo a ringraziare l’amministrazione comunale di Lerici e il Sindaco Leonardo Paoletti, per la particolare sensibilità dimostrata nel comprendere le nostre difficoltà, sopratutto della Prima squadra. Tutte le nostre squadre sono infatti costrette a peregrinare nei campetti a 7 o a 5 della città, vanificando così una preparazione basilare per affrontare i campionati a 11»


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