Calcio giovanile - 03 ottobre 2018, 17:18

L'Anpi 2004 si affida a Graziano Pastine: "Qui ho trovato una società attrezzatissima"

Il mister dei Giovanissimi biancorossi ha un rimpianto: "Prima allenavo i grandi e avevo rifiutato i ragazzi, ma ora che ci sono dico che questa scelta dovevo farla prima...."

L'Anpi 2004 si affida a Graziano Pastine: "Qui ho trovato una società attrezzatissima"

Graziano Pastine è il nuovo allenatore dell'Anpi leva 2004. Una scelta in controtendenza per l'ex centrocampista, classe 1969, con un grande passato da giocatore fra serie D ed Eccellenza e alcune esperienze da allenatori coi “grandi” negli anni recenti.

“Per me è la prima volta in assoluto coi ragazzi – racconta Pastine- qualche anno fa avevo ricevuto richieste da società importanti per i settori giovanili ma le avevo sempre rifiutate. Quando mi ha chiamato Nicola Pelle, responsabile del settore giovanile dell'Anpi, ho subito potuto constatare la grande serietà della società, davvero molto attrezzata, e visto che gli orari di allenamento combaciavano con le mie esigenze, hanno fatto presto a convincermi. Ho un bimbo piccolo, e poter allenare dalle 17.30 alle 19 per me è l'ideale...”

Pastine ha da poco iniziato la stagione coi 2004 biancorossi:

“Per ora una vinta e una persa, ma i ragazzi stanno crescendo tanto, si allenano tanto e bene e sono molto soddisfatto. I miei sono 2004, e coi Giovanissimi cerchiamo la qualificazione ai regionali. Faccio giocare ben 5 ragazzi del 2005 ed è difficile combattere contro realtà molto più grandi di noi e con età media più alta, ma qualificarci ai regionali per noi non è un obiettivo primario, prima di tutto voglio insegnare a giocare a calcio e a divertirsi”.

Pastine ha trovato davvero un bell'ambiente all'Anpi:

“Ho trovato una società attrezzatissima. Confesso che ero poco convinto di passare al settore giovanile dopo tanti anni in prime squadre, ma dopo il primo mese di lavoro dico che mi dispiace non averla fatta prima, questa scelta. Cercherò prima di tutto di insegnare a stare in campo, sperando che tra qualche anno qualcuno dei miei ragazzi possa spiccare il volo verso nuove avventure. Voglio però che prima di tutto ci sia l'educazione e il rispetto”.

Tornerai ad allenare i grandi?

“No, non penso che tornerò ad allenare i grandi. Mi dà molta più soddisfazione allenare i ragazzi, ti seguono, ti ascoltano. E' davvero gratificante”.

Un passo indietro, alla tua carriera da giocatore. Dove sono i tuoi ricordi più belli?

“Acqui, Sammargheritese, Pontedecimo in Serie D, dove ho fatto ottimi campionati: il mio cuore è lì...”

Il mister a cui devi di più?

“Gianfranco Stoppino è quello che mi ha voluto e cercato di più, devo tanto a lui...”

Fra i compagni di squadra a chi sei rimasto legato?

“Sono rimasto legato con tanto affetto a Leo Cipani che oggi allena le giovanili del Genoa, e a Marco Bracco, il più grande fenomeno della generazione del '70. Di quella precedente invece il più forte era Enzo D'Agostino...”

E fra i ragazzi che hai allenato nei tempi recenti?

“Faccio tre nomi, Omar Rizqaoui che ho avuto al San Cipriano, Federico Grillo oggi allenatore del San Desiderio, e Mirko Polito che ho allenato al Varazze”.



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