Serie D - 04 ottobre 2018, 18:43

INTERVISTA ESCLUSIVA - Stefano Compagnoni fra il Centenario, i playoff e il terreno del Riboli

Il presidente della Lavagnese si confessa, toccando diversi punti: "Felice per il successo nel derby, puntiamo ai playoff ma la priorità nell'anno del Centenario è rifare il terreno del Riboli. Il Comune è commissariato, io non posso farlo, dobbiamo trovare una soluzione..."

Stefano Compagnoni, da 20 anni patron della Lavagnese

Stefano Compagnoni, da 20 anni patron della Lavagnese

 

Stefano Compagnoni è contento. Lo disturbiamo nella settimana successiva alla vittoria col Sestri e l'umore è quindi alto. Ma al ventesimo anno consecutivo, diciassettesimo in Serie D, il grande cruccio è uno solo: il terreno di gioco del Riboli.

Ma andiamo con ordine.

Presidente, soddisfatto per la prima vittoria?

“Certamente, il derby è sempre un derby, e sono contento non tanto per risultato ma per il gioco espresso che ha cancellato la sconfitta con la Sanremese e il pareggio con lo Stresa. Purtroppo sono stati punti buttati via nel finale di gara, potevamo avere almeno tre punti in più, ma mi sarei accontentato dei due con lo Stresa perchè perdere con uno squadrone come Sanremo ci può stare”.

Il ritorno di Tabbiani è una garanzia...

“Tabbiani aveva già fatto molto bene a Lavagna, ho la massima stima in lui, sta facendo un buon lavoro, sono molto contento, i ragazzi stanno lavorando bene con il mister”.

Il lato dolente purtroppo è legato al Riboli e al suo terreno di gioco:

“Purtroppo abbiamo un campo in condizioni non ottimali, dopo otto anni abbiamo sostituito il primo manto, adesso questo terreno ha compiuto nove anni, ed è molto usurato perchè non ci giochiamo solo noi ma anche altre squadre della zona. Andrebbe rifatto, siamo al limite, ma io non posso farlo perchè sto già spendendo troppo per la Lavagnese. Dovrebbe farlo il Comune, che al momento è commissariato quindi siamo fermi. L'anno prossimo scadrebbe l'agibilità, non superiamo sicuramente il collaudo, quindi da qui a giugno qualcosa deve succedere....”

L'anno del centenario richiede una stagione particolare:

“Vorremmo avere la soddisfazione di farli a dei livelli buoni, ci teniamo come ci tengono tanti altri che compiono 100 anni. Vincere sarà difficile perchè nel girone ci sono corazzate che hanno fatto spese ingenti, ma la speranza è di fare i playoff e farli bene come abbiamo sempre fatto”.

La squadra si è molto rinnovata. Con l'addio di Croci è rimasto solo Avellino dei vecchi...

“Avellino è la nostra bandiera, è al decimo anno con noi ed è sempre in prima linea. Abbiamo tanti giovani interessanti, la squadra è impostata bene, purtroppo abbiamo avuto la defezione di Lo Bosco che ci ha lasciato per motivi personali a mercato chiuso. Per fortuna abbiamo Oneto che sta facendo molto bene. Della squadra sono contento, ma ripeto i problemi più grossi sono quelli fisici, per alcuni acciacchi legati alle condizioni del campo”.

Per Compagnoni questa è una stagione da record:

“E' il ventesimo anno consecutivo di presidenza, di cui 17 anni consecutivi di serie D. Siamo una delle fedelissime, e siamo stati i primi a fare i campi in erba sintetica quando nessuno ci credeva, l'obiettivo numero uno sarà sicuramente rifare il terreno del Riboli, in un modo o nell'altro”.


Paolo Dellepiane

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