GLI ARBITRI - Il parere di Giancarlo Delfino dell'Albenga

Vorrei esprimere la mia solidarietà al Sig. Vicinanza. Gli argomenti di cui ha parlato purtroppo sono all'ordine del giorno e sono da condannare pienamente anche se delle volte accadono per un atteggiamento poco consono dell'arbitro.

Per quanto riguarda il comportamento dei genitori ci vorrebbe una regolamentazione interna delle varie società per far sì che il genitore ricopra il suo ruolo e non intacchi la crescita del figlio con atteggiamenti sbagliati e maleducazione che portano solamente ad una non crescita di tutti.

E quindi la penso alla stessa maniera di Vicinanza anche su questo argomento.

La mia riflessione sugli arbitri parte prima dai giovani dove le società, tramite i vari mister di riferimento,  dovrebbero far introdurre la famosa parola VINCERE in un'età idonea e non come prima cosa come purtroppo succede quasi dappertutto se non dappertutto e quindi attaccandosi all'operato dell'arbitro con atteggiamenti ed espressioni sbagliate.

Sicuramente riferito ai grandi sarebbe costruttivo potersi incontrare e confrontarsi tra società, allenatori ed arbitri per cercare un corretto cammino da intraprendere e portare avanti delle linee guida per tutti per far sensibilizzare i vari ambienti in merito a queste linee guida.

Posso consigliare a Vicinanza di suggerire ai suoi direttori di gara di essere più disponibili al dialogo perché questa è forse la lacuna piu' importante che hanno e di essere un po' meno fiscali in certe situazioni che non alterano minimamente l'andamento della gara come ad esempio domenica scorsa dove a Ventimiglia sono stato richiamato per 90 minuti dal guardalinee perché parlando con i miei giocatori uscivo da 1 cm a 10 cm dalla mia area tecnica, cosa che non ha cambiato nessun equilibrio da parte mia ma ha alterato la prestazione dell'assistente che non ha aiutato l'arbitro essendo il più delle volte girato a parlarmi invece che seguire l'azione di riferimento.

Come invece devo fare un grande COMPLIMENTI all'arbitro di La Spezia che ci ha arbitrato a Molassana il quale era sempre pronto al dialogo e spiegava le varie decisioni prese, giuste o sbagliate che fossero, facendo si che venissero accettate da tutti nella massima serenità...

Giancarlo Delfino, Albenga