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Eccellenza | 19 novembre 2018, 19:55

Sammargheritese, il commento di Andrea Lenzo: "Con Cairese e Imperia partivamo battuti, non è stato cosi..."

Il presidente degli "orange" applaude la propria squadra: "E ora andiamo a Finale a giocarcela con la mente un po' più sgombra"

Sammargheritese, il commento di Andrea Lenzo: "Con Cairese e Imperia partivamo battuti, non è stato cosi..."

La Sammargheritese è rinata, nelle ultime due partite, con 4 punti fra Cairese e Imperia. Non era mai morta, in verità, perchè le prestazioni non erano mai mancate, ma i punti mancavano, e i risultati, si sa, sono imprescindibili per la classifica e per il morale.

Ne parliamo con il presidente Andrea Lenzo, che analizza prima di tutto l'esito degli ultimi due match casalinghi.

La partita con l’Imperia arrivava a pochi giorni di distanza dall’impegnativo recupero infrasettimanale con la Cairese, che ci ha lasciato in eredità diverse assenze e più di un giocatore acciaccato. Non il contesto ideale per affrontare una formazione che ha confermato di essere tra le più attrezzate e forti del campionato, benissimo messa in campo da un allenatore davvero capace e competente come Mister Buttu. Riguardo la partita, non è stata molto spettacolare, ma è stata vera, con giocatori che non si sono risparmiati per tutta la gara, lottando su ogni pallone.

Il presidente è convinto che la Samm avrebbe meritato qualcosa di più anche con l'Imperia...

Nel primo quarto d’ora abbiamo sofferto la loro aggressività, specialmente a centrocampo. Poi abbiamo preso le misure e ne è uscito un primo tempo sostanzialmente privo di occasioni da ambo i lati, fatta eccezione per una bella parata del nostro portiere Raffo su una loro insidiosa punizione dal limite. Nel secondo tempo, molto francamente, abbiamo giocato ad una porta. Sugli esterni  riuscivamo spesso ad andare via, creando diverse occasioni. In due ho addirittura gridato al gol: ma, prima, un miracolo del loro portiere (davvero molto forte) su capitan Mortola e, dopo, un palo su una splendida girata di testa di Neirotti ci hanno negato la gioia del vantaggio, che sarebbe stato davvero meritato.

Quello che conta, però, al di là del punteggio, è aver ritrovato una squadra che non parte battuta in partenza.

Come al solito, la fortuna non ci ha particolarmente sorriso anche se, a bocce ferme, posso dire che la soddisfazione maggiore non è tanto nel risultato, ma nel riscontro avuto dai ragazzi in termini di sacrificio e impegno in due partite che affrontavamo da ultimi in classifica e che, almeno in teoria, ci vedevano già battuti in partenza. Non è stato così e li ringrazio.

E ora, il campionato, come si suol dire, inizia adesso?

Per il momento non aggiungo altro, perché  non è davvero il caso di lasciarsi andare a facili entusiasmi nella situazione in cui continuiamo a  trovarci. Domenica prossima andremo a far visita al Finale di un Capra rientrato in grandissimo spolvero. Sarà durissima, ma è anche vero che da uno scontro del genere in trasferta abbiamo ben poco da perdere. Un buon motivo dunque per andarcela a giocare a mente un po’ più sgombra.

PDP

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