La rabbia di Federico Scarso: "Io, espulso per caso..."

Su Settimana Sport si è tanto parlato di arbitri nelle ultime settimane, con molti addetti ai lavori che si sono lamentati della troppa arroganza di molti dei fischietti liguri.

Non posso che sposare in pieno i commenti e oggi, mio malgrado, mi sono trovato di fronte a un'ennesima figuraccia da parte di un fischietto.

Il signor Igor Nicola Viviani della sezione di Genova, nell'incontro odierno tra Davagna Scl e Atletico Casarza, dopo aver udito un epiteto infelice proveniente dalla nostra panchina ha fermato il gioco, una volta che il pallone è uscito, chiedendo chi lo avesse pronunciato.

Dal momento che nessuno si è assunto la paternità del gesto ha detto che ne avrebbe buttato fuori uno a caso e la scelta è ricaduta sul sottoscritto. Dapprima il direttore di gara non ha estratto il cartellino rosso ma mi ha solo indicato la via degli spogliatoi come se fossi un dirigente. "Guarda che non sono stato io e non sono un dirigente, sono un giocatore".

Solo a quel punto ha tirato fuori anche il cartellino rosso. Io gli ho detto che ha ammesso di avermi espulso a caso, dato che non sapeva chi avesse pronunciato quella parola poco simpatica nei suoi confronti.

Lui allora ha negato tutto dicendo che sapeva che fossi stato io e a quel punto ho avuto una brutta reazione, ma sfido chiunque a non alterarsi dopo un'ingiustizia simile. A fine partita continuavo a chiedere spiegazione e a pretendere almeno delle scuse, lui, con aria da presuntuoso, continuava a ignorarmi, come se parlassi a un muro.

Io non demordo e aspetto la fine della gara dove mi dice: "L'ho sentito, quindi dovevo espellere qualcuno". Con calma, provo a spiegargli che essendoci in panchina tre giocatori di movimento e un portiere di riserva avrebbe fatto bene a buttare fuori un dirigente.

"Se il portiere titolare si fosse fatto male o fosse stato espulso avresti falsato una partita per aver buttato fuori me, che non ho fatto niente". Mi ha detto che dal mio punto di vista avrei potuto anche avere ragione, ma... No, caro arbitro, ho ragione e basta.

Quindi, cari lettori, se qualcuno vi riga la macchina denunciate il primo che vedete: qualcuno ve l'avrà rigata e avete diritto a un risarcimento.

Federico Scarso, Davagna Sottocollese