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Pallanuoto | 14 dicembre 2018, 23:46

Pallanuoto, Bogliasco, parla il vicepresidente Canepa

"Altro che chiudere. Siamo più vivi che mai"

Pallanuoto, Bogliasco, parla il vicepresidente Canepa

Chi pensa che la pallanuoto a Bogliasco sia arrivata al capolinea si sbaglia di grosso.  Come tutti i borghi di mare anche il gioiello del Golfo Paradiso è per sua natura avvezza a fare i conti con le avversità. E non basta certo un temporale di passaggio per metterla in ginocchio. La sua gente da secoli sa come affrontare le asperità. Lo ha sempre fatto nel suo passato e sempre lo farà nel proprio avvenire. E anche questa volta non sarà un fortunale  a cambiare il suo destino.

Ne è fermamente convinto Simone Canepa, vicepresidente della società biancazzurra, che replica così alle volontà espresse da Mirko Prandini di voler lasciare la presidenza del club a fine stagione: "Ho letto le dichiarazioni del Presidente - afferma Canepa - e le ritengo troppo severe. Non vorrei che il suo sconforto finisse per allontanare ulteriormente i piccoli sponsor che ci aiutano o chi a vario titolo spende il suo tempo libero e le sue energie per il Bogliasco. Certo, la classifica della prima squadra maschile non è positiva e sono venuti a mancare i supporti promessi ma questo non dev'essere un alibi. Tuttavia leggere lo stato della società solo attraverso questi elementi lo trovo sbagliato, perché il Bogliasco è di più".

In effetti, classifica della prima squadra maschile a parte, lo stato di salute della società biancazzurra non potrebbe essere più florido:
"Se mi guardo intorno - prosegue Canepa - vedo la prima squadra femminile che con 10/13 di atlete provenienti del nostro vivaio sta conducendo egregiamente un campionato difficile come quello di Serie A1, vedo l'ottavo Trofeo del Giocatore, conquistato pochi mesi fa, risplendere sulla nostra scrivania, vedo giovani atleti e atlete chiamate dalle rispettive nazionali o da quelle maggiori, vedo il nostro nuoto sincronizzato crescere nei numeri e nella qualità. Questo se ci limitiamo alla parte agonistica, basta invece frequentare l'impianto per vedere l'alto afflusso ai corsi di pallanuoto e di nuoto, ed i numeri ci dicono che da tre anni a questa parte abbiamo incrementato il numero dei soci e dei tesserati. Infine, cosa non scontata se si va a leggere la storia degli ultimi 10 anni, possiamo contare su un progetto concertato con l'Amministrazione Comunale per la riqualificazione dell'impianto".

Un modo, insomma, per sottolineare come il Bogliasco sia qualcosa di più di una semplice società sportiva e di come la sua attività sia più vitale che mai,  proprio grazie al supporto di tutte quelle persone che quotidianamente dedicano parte del proprio tempo  affinché la Vassallo continui ad essere un punto di riferimento fondamentale per la collettività locale: "Questi sono risultati dovuti all'impegno di tutti i collaboratori che spesso vanno oltre il loro ruolo, altrettanto importanti quanto quelli del sabato pomeriggio...attenzione non di più o di meno, perché gli uni senza gli altri non sono possibili. È da qui che in questo momento buio dobbiamo ripartire, dal capire chiaramente che siamo non solo una società sportiva ma soprattutto una comunità, dobbiamo essere fieri della nostra dimensione che negli anni ci ha permesso di costruire un'identità unica".

Canepa, e tutto il Bogliasco, non hanno quindi alcuna intenzione di gettare la spugna come invece qualcuno ha già opportunisticamente voluto lasciare intendere: "Le difficoltà non ci devono spaventare, lo sport ci insegna che alle difficoltà si reagisce e chi è bogliaschino sa che il suo destino è combattere: la società sarà al fianco di chi in acqua o fuori dall'acqua sarà presente con questo spirito".

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