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Promozione | 08 gennaio 2019, 16:41

PROTAGONISTI - Marco Parodi, da 26 anni fa la storia del Serra Riccò: "Da giocatore avevo grinta, ho giocato anche con una gamba rotta"

IL DS dei gialloblù è uno dei dirigenti storici del nostro calcio. In questa lunga intervista ci racconta la sua vita e la sua carriera, dalla moglie Stefania alla figlia calciatrice Elisabetta, dal genero calciatore alla nipotina Alice.

PROTAGONISTI - Marco Parodi, da 26 anni fa la storia del Serra Riccò: "Da giocatore avevo grinta, ho giocato anche con una gamba rotta"

Marco Parodi, 4-9-53, è uno dei dirigenti storici del calcio ligure. Da una vita il suo nome è legato ai colori gialloblù del Serra Riccò, di cui è il direttore sportivo da 26 anni.

LA STAGIONE: Sono contentissimo, dopo la retrocessione dello scorso anno in Eccellenza che è stata comunque una esperienza storica, dove abbiano affrontato vere e proprie corazzate, quest'anno stiamo andando secondo le aspettative, se scendiamo in campo con la determinazione giusta possiamo stare nella parte sinistra della classifica. Abbiamo tanti giovani, spesso siamo scesi in campo anche con sei giovani, è una grande soddisfazione per il nostro vivaio ma dobbiamo mettere in conto qualche calo di concentrazione dovuto all'età media. Oggi per i giovani calciatori il calcio non è tutto, ai miei tempi avevamo solo il calcio e ci sacrificavamo per quello. Oggi è diverso. Io fino a 55 anni se potevo giocavo, oggi a 18 ti dicono che non ne hanno più voglia.

LA CARRIERA DA GIOCATORE: Bolzanetese, Sampierdarenese (sfiorammo la serie D coi vari Luciano Bonomi, Dotto, Pini, Risso, Passadore, Amato, Marrale, Stemmi, Gallo, Vannini), Ovada, Audace Campomorone, Casellese, Sant'Olcese, San Cipriano.

LA CARRIERA DA DS: dopo che mi sono rotto il tendine d'achille sono stato chiamato dal presidente Federici al Serra Riccò. Era il 1992, e nonostante tante richieste, non mi sono mai mosso. Io abito a Serra Riccò dal 1976 quindi non ho potuto rifiutare quella proposta e oggi sono ancora qui, a trasmettere i valori della grinta, della correttezza e della sportività.

IL MIGLIOR PRESIDENTE: Rino Baselica, presidente della Sampierdarenese, io allora ero un ragazzo e lui incuteva molto timore, aveva un grande carisma. Da dirigente dico Sergio Federici anche per l'amicizia che mi lega con lui. Ma sono anche molto legato all'attuale presidente del Serra, Cesare Pelizzoli.

IL MIGLIOR DS: Ci sono tante persone che stimo, da Aldo Lupi oggi all'Arenzano, a Nino Di Pietro a Fulvio Navone. Fra i colleghi più giovani ho molta stima di Fabrizio Barsacchi del Molassana.

IL MIGLIOR ALLENATORE: da giocatore dico Tito Gualco, con lui alla Sampierdarenese siamo arrivati a un passo dalla serie D, mi ha fatto crescere molto. Io marcavo a uomo ma mi permetteva anche di giocare il pallone. Da dirigente dico Nicola Spissu, un allenatore competente che ha dato tanto ai nostri colori e ha fatto crescere tanti ragazzi. Sono molto legato ad Aldo Repetto. Con il nostro attuale mister Osvaldo Arecco mi unisce un rapporto di amicizia, ha una grande esperienza accumulata in anni di campo. In lui rivedo la mia grinta, il mio carattere.

MIA FIGLIA: Elisabetta è arrivata fino alla Serie A col Torino, e ha giocato anche con la “mia” Sampierdarenese. Ha giocato anche in Nazionale, poi ha scelto il lavoro e ha abbandonato la carriera. Oggi fa la mamma della nostra piccola Alice.

MIO GENERO: la storia di Emanuele Bianchi è stupenda, ha rischiato la vita per il Serra svenendo in campo. Dopo 2 anni di inattività è tornato in campo per darci una mano, ed è stato determinante segnando anche un gol decisivo. Ma ormai ha deciso di smettere, anche se Arecco lo vorrebbe ancora in campo. Secondo me è il miglior colpitore di testa del calcio ligure.

IL MIO CANE: Ecco la mia ombra Baldo, la mascotte del Serra Riccò, che ha fatto 12 preparazioni e a maggio compie 13 anni. Mi ha sempre seguito anche in campo e ha seguito anche Elisabetta quando giocava. Con tutte le partite che ha visto è sicuramente il migliore osservatore in circolazione! E quando si gioca male si gira sempre dall'altra parte!

IL GOL PIU BELLO: con la Sampierdarenese contro la Dianese, un tuffo di testa. Ma non ero certo un goleador, facevo il terzino e stavo attaccato al mio uomo.

IL RIMPIANTO PIU' GRANDE: la Serie D sfumata per un soffio con la Sampierdarenese.

IL GIOCATORE PIU BRAVO: Mario Pini e Luciano Bonomi, miei compagni alla Sampierdarenese, giocatori eccezionali.

L'ANEDDOTO: nel trenennale della Sampierdarenese, giocammo una amichevole contro la Samp di Lippi a Marassi: Prini mi diede una “stecca”, mi ruppi il malleolo, ma ho continuato a giocare. Il dottor Chiapuzzo mi costrinse ad uscire perchè avevo la caviglia che usciva... Dopodichè dovetti portare il gesso per 45 giorni, ma dopo 25 giorni me lo sono tolto perchè avevamo una partita troppo importante contro la Sammargheritese e ho giocato col malleolo ancora rotto... La cosa buffa è che per riprendere presto mi misi a fare contrasti coi miei compagni in allenamento: Berry Gualdi mi prendeva in giro dicendo che avevo paura, morale, ruppi io la gamba a lui...

LA PERSONA DEL CALCIO A CUI SEI PIU LEGATO: Luciano Bonomi, mio compagno alla Sampierdarenese, e Augusto Ronco e Simone Guardiano, che sono stati miei giocatori al Serra Riccò.


COSA FAI NELLA VITA: il pensionato e il nonno. Anche se non sto mai fermo. Gioco a tennis due volte a settimana. Mi piace stare più coi giovani che coi vecchi. Mi piace la voglia di vivere.

COSA FARAI TRA 10 ANNI: vorrei cedere il mio posto di DS a qualcuno più giovane di me, anche se vedo sempre meno persone disposte a sacrificarsi per il calcio.

DIVENTI PRESIDENTE FIGC, COSA CAMBIERESTI NEL CALCIO: la regola dei giovani, non la condivido assolutamente. Privilegerei i fedelissimi delle varie squadre e lancerei in prima squadra i giovanissimi a 16 anni, a prescindere dagli obblighi.

MEGLIO UN CENTRAVANTI DA 20 GOL E 20 MILA EURO O INVESTIRE NEL SETTORE GIOVANILE: Un giocatore solo anche se fa 20 gol non vale niente, se non ha una squadra attorno. Se ho dei soldi, li investo nel settore giovanile.

LA VAR NEL CALCIO, E' UTILE? Le polemiche ci saranno sempre, perchè è usata con interpretazioni diverse dai vari arbitri. Secondo me sui casi eclatanti, devono essere il mister o il capitano a chiedere l'intervento della Var, ma non deve diventare una prassi.


GENOA O SAMP? Sono genoano, anche se una volta soffrivo di più, mi affezionavo ai giocatori. Oggi mi sta passando la passione. Non guardo neanche più la Domenica Sportiva. Sento dire troppe cazzate.

LA MAGLIA PIU BELLA: il biancorossonero della Sampierdarenese.

IL TUO IDOLO DI SEMPRE: Gigi Riva. Un giocatore rude, ma con dei valori. Non è stato un mercenario.

POLITICA, DESTRA O SINISTRA: la sinistra non esiste più, mio papà era un Pertiniano, ma non vedo più i valori di correttezza e solidarietà di una volta. Oggi vorrei premiare chi dice e fa cose sagge, a prescindere dallo schieramento.

DIVENTI SINDACO DI GENOVA, COME GESTISCI IL DOPO PONTE MORANDI? Credo che Bucci stia facendo il possibile per fare ripartire Genova. Non penso si possa fare di più.

LIBRO: Se solo fosse vero di Marc Levy.

FILM: Il marchese del Grillo

ATTORE: Alberto Sordi, Totò

ATTRICE: Laura Antonelli

CANTANTE: Franco Battiato e Fabrizio De Andrè

CANZONE: L'oceano di silenzio di Battiato

PIATTO PREFERITO: Le lasagne al pesto di mia madre, i classici mandilli de sea

CARNE O PESCE: pesce

GUARDI LA TV: guardo qualche fiction con mia moglie Stefania

USO DEI SOCIAL: non li uso

USI IL CELLULARE: lo uso tanto per il calcio

MARE O MONTAGNA: da giovane la montagna, ora ho una casa ad Albissola, e adoro il mare

VACANZA: al lago di Costanza, facendo un giro in bicicletta fra Austria e Germania

IL POSTO DOVE ABITERESTI: In Val Pusteria, ammiro molto l'ordine di quei posti, dove si rispetta la natura

BIONDA O MORA? Castana, come mia moglie, importante che sia carina

LATO A O LATO B? Lato B

RIVOLUZIONE SESSUALE: COSA PENSI DI MATRIMONI OMOSEX E ADOZIONI? Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà. Anche se non è un discorso che si può chiudere in due righe.


Paolo Dellepiane

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