/ Seconda categoria
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Seconda categoria | 09 gennaio 2019, 12:02

Atletico Genova, la serie deve continuare. Migliardo: "Non vogliamo fermarci!"

Dopo 9 risultati utili, il mister non ha nessuna intenzione di abdicare: "Ho un gruppo eccezionale che mi ha fatto tornare la voglia di allenare. E devo ringraziare anche il presidente Cirilli, confrontarsi con lui è un'occasione continua di crescita personale"

Cirilli & Migliardo: una coppia che sta ottenendo grandi risultati

Cirilli & Migliardo: una coppia che sta ottenendo grandi risultati

Paolo Migliardo è pronto a ripartire. La serie positiva del suo Atletico Genova (9 risultati utili dal suo arrivo in panchina) attende di essere rimpinguata ulteriormente.

“Non vogliamo fermarci, non importa vincere, ma anche un semplice risultato positivo aumenterebbe la nostra autostima”.

Ieri sera la sua squadra ha perso 4-3 col Bargagli in amichevole, un buon test in previsione del match col Progetto Atletico di domenica prossima.

“La mia squadra è forte -commenta Migliardo- sicuramente da giocarci i primi posti, non possiamo nasconderci”.

Seconde te, tutte le prime 7 della classifica lotteranno per il primato?

“Tendenzialmente si, anche se penso che saranno le prime cinque di oggi a giocarsi il campionato: in ordine sparso Borgoratti, noi, Pro Pontedecimo, Crocefieschi, Progetto Atletico”.

Dove si deciderà il campionato?

“Saranno tutte decisive, sia gli scontri diretti, ma anche le partite con chi si gioca la salvezza: ad esempio temo molto il match con lo Zena, ci vorrà concentrazione massima, una partita da non prendere sottogamba”.

Per la legge dei grandi numeri, temi di interrompere prima o poi la serie positiva?

“Ma no, per niente, anzi. Siamo carichi, vogliamo continuare la serie positiva, ma non sarà un dramma perdere. Ma ora come ora non vedo perchè non continuare la striscia positiva, abbiamo trovato una quadratura tecnico-tattica, lo spogliatoio è unito, c'è massima sintonia”.

Quanto è importante il ruolo dell'allenatore in Seconda Categoria?

“Fondamentale, assolutamente, sotto tanti punti di vista, dall'allenamento, alla gestione del gruppo. Io credo che, specie in Seconda, un mister debba adattarsi alle caratteristiche dei propri giocatori e mettere da parte il proprio EGO tecnico-tattico”.

Sei tornato a fare il mister dopo aver abbandonato volutamente la panchina per fare il Ds. Sei contento di essere tornato sul campo?

“A livello lavorativo faccio molto fatica, faccio orari assurdi, ma questo gruppo mi dà soddisfazione, è un gruppo di ragazzi seri, è un piacere stare insieme a loro. Non fossero stati questi ragazzi forse non sarei tornato in panchina...”

Un bilancio dei primi 6 mesi con il tuo nuovo presidente?

“Essermi confrontato con un personaggio come Enrico Cirilli è stato una occasione di crescita. Lui non è un personaggio facile ma confrontarsi con lui è indubbiamente una opportunità di crescita per tutti noi. Per farti un esempio, lui tiene molto alla Coppa Disciplina, la considera una priorità: ebbene, io che di solito una ogni tre venivo espulso, non ho ancora rimediato neanche un cartellino rosso. Insomma, con Cirilli ho messo la testa a posto...”

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore