San Bernardino, parla il presidente Valmati: "Mio figlio mister? E dire che mi spiaceva averlo perso come giocatore..."

Con Antonio Valmati, presidente del San Bernardino, parliamo del grande momento della sua squadra, allenata dalla coppia formata dal figlio Enrico e Luca Fioretti.

“E' stata una grande scommessa, quella di Luca ed Enrico, e la stiamo vincendo. E' nato tutto un po' per caso, ma siamo veramente contenti. Si è creato con loro un bell'ambiente intorno alla prima squadra, elemento importante per ottenere successi. A un buon gruppo di ragazzi molto affiatati, abbiamo aggiunto Bertulla che ha portato l'esperienza che mancava, essendo un giocatore di categoria superiore. Obiettivo playoff? Intanto vediamo di raggiungere salvezza, perchè dopo essere retrocessi in maniera incredibile due anni fa non vogliamo più soffrire, se poi saranno playoff tanto meglio, vorrà dire che prima ci siamo salvati!”.

Presidente, come giudica l'operato di suo figlio Enrico, sia da dirigente che da padre?

“Lui è un classe 1993, l'esordio di Enrico in panchina non l'ho caldeggiato io, anzi subito mi spiaceva averlo perso come giocatore, visto che ha solo 25 anni. Ma la sua idea è quella di allenare, oltre alla prima squadra guida anche i 2007. Ci crede fortemente, vuole arrivare in alto, ma io gli ricordo che per sfondare ci vogliono tante componenti. Anche io sono allenatore Uefa B, ma non ho mai avuto la sua passione. Vedo che lui studia tutto il giorno, e i risultati gli stanno dando ragione, forse ero proprio io quello che ci credeva meno...”

Con Enrico, è uscito alla ribalta anche Luca Fioretti, il co-allenatore:

“Luca lo conosco da due anni, ha una grande personalità, ha instaurato un bel rapporto con i giocatori, il suo modo di intendere il calcio si sposa perfettamente con quello della società”.

Nel frattempo procede il vostro grande lavoro sul settore giovanile:

“Stiamo crescendo, abbiamo tutte le leve sino alla 2006, abbiamo aperto anche un polo a Carignano in Via Fieschi, i nostri giovani ci stanno dando belle soddisfazioni, abbiamo buoni allenatori, cerchiamo di fare giocare tutti a prescindere dai risultati, anche i genitori sono contenti della nostra linea e questo ci inorgoglisce”.