Mele: la grande rabbia di Davide Siciliano: "Fuori per 9 mesi, peccato davvero..."

Davide Siciliano, classe 1997, è una delle tante vittime del sistema calcio dilettanti. Grande promessa della Voltrese di Navone in Eccellenza, oggi deve accontentarsi di una Seconda Categoria a Mele. Stessa sorte per il suo “gemello” Scatassi.

Da pochi giorni, Davide, ha un altro motivo per non essere felice. Sabato nel derby di Campo Ligure ha subito un grave infortunio che lo ha tolto di mezzo per un po'.

“Sabato col Campo Ligure ho subito la rottura del crociato anteriore e del menisco. Ero partito dalla panchina, sono entrato, e dopo due minuti il piede si è incastrato per terra. Da li è finito tutto. E' il primo infortunio grave della mia carriera, ora ci vorrà l'operazione, e starò 9 mesi fuori. Sono distrutto. Mi spiace tanto lasciare i compagni in lotta per i playoff, ma ce la faranno anche senza di me. Mi hanno scritto tutti, mi sono tutti molto vicini in questi momenti, domani ho appuntamento dall'ortopedico e vedremo il da farsi”.

Ti fermi proprio quando il Mele stava lottando per grandi traguardi:

“Quest'anno il Mele si gioca i playoff, con obiettivo salire di categoria. All'andata pensavamo di ottenere qualcosa in più, ma credo che comunque i playoff siano alla nostra portata. Purtroppo abbiamo avuto un sacco di infortuni, vedi quello di Carnovale all'andata, lo stesso Sangineto è stato spesso fuori”.

Tu hai fatto 4 anni di grande calcio alla Voltrese, poi cosa è successo?

“Ho giocato in Eccellenza e Promozione con la Voltrese, dopodichè non ho più trovato tanto spazio, e ho cercato un gruppo di amici per divertirmi. Un po' mi dispiace perchè ci tenevo a giocare a certi livelli, ma a Mele mi trovo benissimo, un domani chissà, magari una Promozione potrò ancora farla”.

Centrocampista, ala o trequartista, Davide ha giocato a certi livelli e conosciuto grandi calciatori:

“I miei idoli nei dilettanti sono sempre stati Cardillo, un fenomeno, mio compagno a Voltri, e Cattardico, che mi ricordo vedevo giocare ad Arenzano quando ero piccolino”.

Genoano, ha due grandi modelli rossoblù:

“Diego Milito su tutti e poi Rodrigo Palacio, che ha uno stile di gioco che mi rappresenta molto”.

L'allenatore che ti ha insegnato più di tutti?

“Marco Barbaro, che è stato mio mister ad Arenzano e a Voltri”.

L'amico del calcio a cui sei più affezionato?

“Sono molto legato a Walter Scatassi che era con me a Voltri. Purtroppo come me anche lui è stato penalizzato da una regola che uccide i giovani. Io e Scatassi abbiamo giocato in Eccellenza e poi siamo stati costretti a finire in Seconda...”